Altro che "regina" del low cost: ecco quanto spende Kate per gli abiti

La principessa del Galles ricicla con una certa frequenza abiti usati e indossa creazioni low cost, eppure, secondo una recente ricerca, è la terza reale più spendacciona d’Europa

Altro che "regina" del low cost: ecco quanto spende Kate per gli abiti

Un’indagine del sito royal “Ufo No More” ha assegnato a Kate Middleton il terzo posto nella classifica delle reali europee che spendono di più in abiti e accessori. I numeri calcolati sono una stima, ma fanno riflettere ugualmente. Nel 2022 la principessa del Galles avrebbe speso 217.310,46 euro, una media per pezzo di 1.293,51 euro e mostrato in pubblico 204 nuovi capi. Eppure i dati della ricerca non collimerebbero con lo stile “green” di Kate, che ci tiene a mostrarsi con una certa frequenza in abiti low cost e a prediligere il riciclo, allineandosi con la politica di sostenibilità propugnata dalla royal family. Dobbiamo pensare che le scelte di moda della principessa, apprezzate e copiate in tutto il mondo, possano essere contraddittorie, perfino ipocrite? La verità, come spesso accade, potrebbe stare “nel mezzo”.

La perfetta Kate

Lo stile di Kate Middleton è ormai riconoscibile e contribuisce a rendere un ritratto ben preciso della principessa: una donna elegante ma non “fuori tempo”, sicura di sé ma non esuberante, a proprio agio in ogni situazione ma moderata, impeccabile, ma non irraggiungibile. L’immagine della pacatezza che genera tranquillità nelle persone che la osservano, ispirando fiducia non solo nella persona, ma anche nel ruolo che rappresenta e, di riflesso, in tutta l’istituzione monarchica. Un livello di perfezione per nulla facile da raggiungere. Inoltre Kate non ha avuto grande margine di manovra: doveva “diventare” se stessa, cioè scoprire il suo stile e riuscire ad adattarlo ai messaggi che avrebbe dovuto lanciare attraverso gli outfit (come faceva Elisabetta II).

Nello stesso tempo ha sempre avuto il dovere di rispettare le regole del protocollo reale in materia di abbigliamento e la predisposizione della royal family alla sobrietà “sostenibile”. Infine, per avere presa sul pubblico, era (ed è ancora) necessario omaggiare (quando possibile) Lady Diana, ma senza emularla in modo troppo evidente, poiché un eventuale confronto non gioverebbe a Kate. Tutto questo sotto gli occhi attenti di osservatori piuttosto severi. La futura Regina è riuscita nell’impresa, ma inevitabilmente ciò ha comportato dover scendere a compromessi.

Da Catherine Walker ad Alexander McQueen

Per Kate Middleton indossare un abito è un lavoro. Qualcosa di molto serio che deve essere affidato a brand di fiducia e a stilisti che, molto semplicemente, non possono sbagliare. La principessa del Galles predilige due marchi di alta moda: Alexander McQueen (tanto amato da molte reali nel mondo tra cui, per esempio, Rania di Giordania) e Catherine Walker, che fu tra i preferiti di Lady Diana (Walker, scomparsa nel 2010 e Lady D. erano amiche). In un colpo solo Kate ha omaggiato la suocera e trovato i designer che rispondessero alle sue esigenze. Le loro creazioni sono splendide, costose, ma anche vestibili per una reale (niente scollature o gonne svolazzanti al vento), in grado di rendere riconoscibile Kate da qualunque angolazione la guardiamo. Grazie a loro la principessa ha trovato il suo “marchio di fabbrica”, come dice Vanity Fair, cioè il coat dress: al funerale del principe Filippo, per esempio, Kate indossava proprio un coat dress nero di Catherine Walker e per il concerto di Natale 2021 scelse lo stesso modello ma in rosso.

Gli outfit più costosi

Kate Middleton ha sfoggiato capi costosissimi per eventi pubblici dall’eco internazionale. Secondo l’Express il vestito più costoso indossato a un evento pubblico dalla principessa (escluso l’abito da sposa, sempre di McQueen, che arriva alla cifra astronomica di 385.000 sterline) sarebbe quello nero a fiori di Alexander McQueen scelto per i Bafta Awards nel 2017 (e riciclato nel 2019 al Portrait Gala). Il capo costa 7.304 sterline. Forse molti si aspettavano che l’abito più costoso fosse quello dorato di Jenny Packham indossato da Kate alla prima del film “No Time To Die”, nel settembre 2021. Invece in questo caso il prezzo si ferma, si fa per dire, a 4.000 sterline. Tra i tanti outfit indimenticabili c’è quello verde acqua di Missoni, da 2.480 dollari, scelto dalla principessa per il viaggio in Irlanda, nel 2019. Oppure l’abito bianco con cintura e bottoni neri di Suzannah London indossato, nel giugno 2022, alla cerimonia in ricordo delle vittime dell’incendio alla Grenfell Tower, da 2.900 dollari.

Dal low cost al riciclo

La principessa del Galles non ha mai disdegnato capi di Zara, dal blazer rosso da 90 dollari, sfoggiato nel febbraio 2022 per il tour in solitaria in Danimarca, ai pantaloni dello stesso brand da 30 euro, portati durante la visita all’Evelina London Children’s Hospital. Ormai Kate è famosa anche per la sua predisposizione al riciclo in nome della salvaguardia dell’ambiente. Gli esempi tra cui scegliere sono tanti: l’abito blu di Stella McCartney indossato in diverse occasioni, tra cui un evento alla National Portrait Gallery nel 2012, un’altra alla base aerea Raf Fairford nel 2016 e nel videomessaggio di presentazione del libro fotografico “Hold Still”, nel 2020. Oppure il coat dress verde di Catherine Walker che abbiamo visto durante il tour in Australia del 2014 e al Chelsea Flower Show del 2016, o ancora il vestito lavanda Emilia Wickstead indossato sia al momento della partenza per Amburgo nel 2017, sia per il Global Ministerial Mental Health Summit di Londra nel 2018. Per finire con l'abito bianco di Alexander McQueen scelto per il Bafta 2023 e già visto allo stesso evento nel 2019 (unica differenza il panneggio sulla spalla al posto dei fiori). Per completare l'outfit Kate ha abbinato degli orecchini Zara a forma di fiore da 15,95 euro e già sold out.

Equilibrio tra eleganza e sostenibilità

Kate è riuscita a rimanere in perfetto equilibrio tra glamour e sostenibilità in tante occasioni. Impossibile non menzionare l’Earthshot Prize dello scorso dicembre, quando la principessa si è presentata di fronte ai fotografi con un bellissimo abito verde, il “Sabina Maxi Dress”, del brand Solace London del valore di 525 dollari. La futura sovrana, però, ha fatto una scelta inusuale: non ha acquistato il vestito, ma lo ha noleggiato sul sito Hurr per 74 sterline. Nel 2022 per il suo primo viaggio in Galles dopo aver ricevuto il titolo di principessa del Galles Kate optò per un soprabito da 599 sterline di L.K. Bennett della collezione Conscious. Il colore rosso era un omaggiare la terra che stava visitando. Non solo. Il modello si chiamava “Spencer” e molti vi hanno voluto vedere un tributo a Lady Diana. La lana dell’indumento era riciclata e prodotta in Italia dall’azienda Manteco.

Uno stile pieno di contraddizioni?

Abbiamo ricordato abiti di alta sartoria, outfit low cost, capi riciclati più o meno costosi. Una miscela di ingredienti diversi che Kate Middleton ha dosato sapientemente nella maggior parte dei casi. Una fusione perfetta e coerente, però, non è possibile sempre e comunque. Le variabili di cui tenere conto sono troppe. La “Kate green” e la “Kate chic” devono convivere in qualche modo, perché da sole non sono immagini totalmente autentiche, ma proiezioni ideali di diversi aspetti della personalità della principessa. Sono poco credibili, insomma.

Tra questi due poli opposti c’è una scala di grigi che la principessa percorre adattando il look di volta in volta, tenendo conto di due fattori: il concetto di eleganza e la situazione. Il primo, che riguarda la scelta degli outfit, si basa su una grande verità che Kate conosce bene, ma stranamente non tutti comprendono, benché sia intuitiva: “elegante” non è sinonimo di “costoso”. Ciò che è elegante può non essere dispendioso e ciò che è dispendioso può risultare persino orrendo. Occorre gusto, una dote che quasi tutti possono imparare.

Il secondo fattore parte dal presupposto che ogni situazione richieda un certo tipo di look: per esempio a un evento di gala a Palazzo è molto difficile, quasi impossibile optare per un outfit low cost, soprattutto se teniamo conto del rigido dress code di corte. Per appuntamenti ufficiali di giorno, magari in scuole oppure ospedali, Kate ha più margine di scelta e può pensare a un abito riciclato o più economico. Questo in linea generale.

La futura Regina non potrebbe essere totalmente “green” neanche se volesse, a meno di non rinunciare a una parte del suo fascino, ma non può neanche dare sempre un’immagine patinata e

glamour, altrimenti risulterebbe disallineata con i Windsor e troppo lontana dal popolo. In entrambi i casi perderebbe consensi fondamentali per il regno che lei e William costruiranno insieme un giorno.

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