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Le lacrime di Re Carlo: il retroscena durante l'incontro con il premier inglese

Dopo la diagnosi di cancro e l’inizio delle terapie Sua Maestà è tornato ai doveri ufficiali: durante l’udienza con Rishi Sunak si è lasciato andare alla commozione per l’affetto ricevuto dai sudditi e dagli ammiratori di tutto il mondo

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Re Carlo III sta combattendo la sua battaglia contro il tumore e, come previsto dalle fonti di Palazzo e dai tabloid, non ha alcuna intenzione di delegare i doveri più importanti imposti dal suo ruolo. Lo scorso 21 febbraio il sovrano ha concesso la tradizionale udienza settimanale al primo ministro Rishi Sunak, la prima dopo la diagnosi di cancro. Durante l’incontro si è perfino lasciato andare a una battuta spiritosa sul suo stato di salute e alla commozione per i tanti messaggi di affetto ricevuti da tutto il mondo.

“È un’illusione ottica”

Re Carlo III è ufficialmente tornato al lavoro dopo la diagnosi di tumore e l’inizio delle cure. Lo scorso 21 febbraio il sovrano ha ricevuto il primo ministro Rishi Sunak nella Private Audience Room di Buckingham Palace, per la consueta riunione settimanale. La foto del Re e del premier che si stringono la mano è stata pubblicata sui canali social della royal family, una sorta di annuncio della ripresa delle mansioni da parte di Sua Maestà. La didascalia dello scatto dice. “Questo pomeriggio il Re ha avuto un’udienza con il Primo Ministro Rishi Sunak a Buckingham Palace, dopo una riunione del Consiglio Privato”.

Prima di questo incontro, per la precisione due settimane fa, come ha rivelato il People, il monarca e Sunak avevano avuto un colloquio telefonico, ma si era trattato più che altro di una “chiacchierata”, non di un’udienza vera e propria. La riunione del 21 febbraio 2024, però, non è stata dedicata solo al lavoro. Il Re ha trovato spazio anche per una battuta ironica e per un ricordo commovente, riportati dall’Independent. Non appena il primo ministro ha visto Carlo, lo ha salutato con una frase di incoraggiamento: “È meraviglioso trovarla così bene”. Il sovrano ha risposto, ironico: “È un’illusione ottica”, facendo ridere il premier.

Il fatto che Sua Maestà abbia scherzato sulla sua condizione, sebbene la frase sembri nascondere una comprensibile amarezza, denota un certo ottimismo, lo stesso sottolineato dagli insider dopo la diagnosi di cancro. Anche una grande forza di volontà. Carlo vuole continuare a svolgere il ruolo assegnatogli dal destino. Per ora dovrà concentrarsi sul lavoro dietro le quinte, diciamo così, delegando gli impegni pubblici al principe William. Tuttavia il potere rimane ben saldo nelle sue mani, visto che il Re non avrebbe nemmeno pensato di affidare all’erede al trono i compiti più importanti, come l’esame quotidiano dei documenti di Stato contenuti nella “valigetta rossa”.

“I messaggi mi hanno commosso”

La frase ironica di Carlo ha fatto sorridere Sunak per un breve momento. Poi il premier si è fatto più serio e ha replicato: “La sosteniamo tutti. Tutto il Paese la sostiene”. A quel punto il Re si è lasciato andare a una rivelazione di carattere privato, un piccolo ricordo recente che ha avuto un grande effetto su di lui, esortandolo ad andare avanti nella lotta contro il tumore: “Ho ricevuto così tanti messaggi e cartoline meravigliosi. Mi hanno fatto piangere per la maggior parte del tempo”.

Quasi nessuno si sarebbe aspettato una frase del genere da Carlo III. Queste parole potrebbero essere un altro segnale di modernizzazione della monarchia. Il Re ormai non se ne sta più chiuso nel suo Palazzo, lontano dai sudditi, circondato da un’aura di mistero e di superiorità, ma condivide con il regno intero le sue impressioni, i suoi sentimenti e anche la sua sofferenza.

Durante l’udienza Sunak e Carlo III hanno anche affrontato il tema dell’impatto mediatico dello stato di salute del sovrano. Le notizie relative alla sua diagnosi hanno riacceso i riflettori sul lavoro svolto dalle charity che sostengono i pazienti oncologici. In proposito il monarca ha dichiarato: “Ho sentito che c’è molta più attenzione e interesse su queste fondamentali, meravigliose charity che si dedicano ai malati di cancro. Sono patrono di molte di queste da anni”.

Il premier ha ribattuto: “Fanno un lavoro incredibile per tutta la nazione”.

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