Netflix liquida Harry e Meghan: il contratto da 100 milioni non sarà rinnovato

Le serie dei duchi su Netflix non decollano, così il colosso dello streaming ha deciso di fare un passo indietro

Netflix liquida Harry e Meghan: il contratto da 100 milioni non sarà rinnovato
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Harry e Meghan avrebbero preso la classica porta in faccia. Il loro contratto con Netflix da 100 milioni di sterline sarebbe diventato cartastraccia. Le docuserie realizzate non avrebbero raggiunto il successo sperato, la coppia non susciterebbe più grande interesse e il colosso dello streaming non avrebbe intenzione di perdere tempo e denaro. Senza Netflix i duchi dovranno reinventarsi di nuovo, magari puntare sul brand di Meghan, “As Ever”, ma non è detto che i risultati siano quelli auspicati.

Contratto stralciato

Tra due mesi Harry e Meghan non faranno più parte della “famiglia” Netflix. Il Sun rivela che il loro contratto, in scadenza il prossimo settembre, non verrà rinnovato. Le due parti avrebbero deciso “di comune accordo” di non fare alcun annuncio pubblico sulla fine della collaborazione. I motivi di questo divorzio professionale sarebbero diversi, alcuni intuibili: le docuserie presentate dai Sussex non avrebbero convinto gli utenti. Per esempio “Polo” (2024), realizzata dal principe Harry, è stata vista da sole 500mila persone.

I dirigenti di Netflix, poi, non avrebbero gradito il fatto che Meghan Markle abbia scelto di dare la priorità al suo brand, “As Ever”, nella serie di cucina e lifestyle “With Love, Meghan” (2025). Da una parte, dunque, vi sarebbero state proposte non all’altezza, inadeguate al pubblico di Netflix, non abbastanza accattivanti. Dall’altra la duchessa di Sussex non sarebbe stata in grado di gestire il doppio impegno derivante dalla realizzazione della serie e dal lancio del suo marchio.

Un insider ha spiegato al Sun: “Non ci saranno più spettacoli. Netflix ritiene di aver ottenuto tutto ciò che poteva dalla coppia. Netflix è stato intelligente nell’essere riuscito a trarre un sacco di spettatori per la prima docuserie e sapeva, realisticamente, che avrebbe rappresentato l’apice dei contenuti della coppia di Montecito”.

La fonte si riferisce alla serie “Harry & Meghan” (2022), ma il ragionamento portato avanti sembrerebbe desolante: pare di intuire, infatti, che Netflix fosse, in un certo senso, consapevole del fatto che Harry e Meghan non sarebbero stati capaci di produrre documentari originali, interessanti, curiosi. Che non sarebbero stati in grado di reinventarsi. Per questo l’azienda avrebbe semplicemente preso ciò che poteva.

Ora che succede?

L’insider ha proseguito: “[I dirigenti] non sono scontenti del modo in cui sono andate le cose. Hanno ottenuto quei successi iniziali e prodotto uno dei più chiacchierati show di tutti i tempi”, ovvero il già citato “Harry & Meghan”. “Da quel momento i contenuti sono diventati più deboli ma, sinceramente, per venti milioni di sterline all’anno, qualunque cosa era meglio di niente”.

L’impressione, però, è che Netflix non riponesse grandi aspettative nei Sussex. Forse neanche i duchi hanno creduto davvero di poter fare qualcosa di più importante, di più articolato, una serie che andasse oltre le faide familiari e le recriminazioni.

La fonte ha aggiunto: “Le cose hanno seguito il loro corso. Netflix è consapevole del fatto che ora la priorità di Meghan è il suo brand e non vuole avere un ruolo secondario”. L’insider ha anche assicurato che entrambe le parti sarebbero aperte a “un progetto una tantum in futuro”, ma sarebbe una magra consolazione, anche perché la rescissione del contratto con Netflix “per Harry in special modo è un colpo, una grande perdita di guadagni”.

Secondo il Sun Paramount + avrebbe espresso un certo interesse in una collaborazione con Harry e Meghan, ma solo se ci sarà il “progetto giusto”. Le premesse non sembrano delle migliori.

I Sussex avrebbero bisogno di idee ma, soprattutto, della pazienza e dell’umiltà necessarie per imparare a svilupparle. Altrimenti c’è il rischio che il loro destino sia quello di una benestante coppia annoiata che potrebbe fare molto, ma in realtà fa poco o nulla e nessuno è in grado di dire davvero che lavoro faccia.

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