In queste ore la stampa britannica è in fibrillazione: il prossimo 14 novembre Carlo III compirà 75 anni, ma a quanto pare il principe Harry e Meghan Markle non parteciperanno al party di famiglia a Clarence House. Su questa assenza, già annunciata e ormai data per certa, circolano delle indiscrezioni trasformatesi in poco tempo in un vero e proprio enigma che apre un nuovo capitolo nella faida tra Windsor e Sussex.
Il mistero dell’invito
Il mistero ruota attorno a una domanda: Harry e Meghan hanno ricevuto l’invito alla festa privata per il 75esimo compleanno di Re Carlo III? Buckingham Palace avrebbe contattato la coppia, ma i duchi si dicono certi di non aver visto neanche l’ombra di un invito. La guerra tra i Sussex e la royal family sembra continuare, insomma. Neppure un evento così importante, sia dal punto di vista emotivo, umano, sia da quello istituzionale, riuscirebbe a fermare i contendenti. Secondo il Sunday Times il duca di Sussex avrebbe declinato l’invito alla festa, forse indispettito dal presunto astio che i Windsor nutrirebbero nei confronti di Meghan.
Un portavoce della coppia, però, ha smentito questa ricostruzione, dichiarando al Daily Mail: “In risposta alle notizie riportate dai media britannici, non vi è stato alcun contatto riguardante l’invito al compleanno di Sua Maestà. È deludente il fatto che il Sunday Times abbia riportato la storia in maniera non corretta”. Sempre al tabloid un insider vicino ai Sussex ha rivelato: “[Harry e Meghan] non hanno ricevuto alcun invito ed erano ignari di qualunque celebrazione finché non sono venute fuori le notizie. Sono certo che il duca troverà un modo per contattare in privato Sua Maestà e augurargli buon compleanno, come ha sempre fatto”.
Come sono collegati il viaggio in Kenya di Carlo e l’invito a Harry
Un amico di Harry e Meghan si è spinto oltre, suggerendo che il presunto diniego di Harry sarebbe stato fatto trapelare deliberatamente da Buckingham Palace con uno scopo preciso: “La storia è stata sistemata in un certo modo per far sembrare che il duca stia snobbando suo padre, il che non è [vero]. Considerando che il viaggio [in Kenya] non è andato bene, questa potrebbe essere una gradita distrazione”. Fonti governative e reali, al contrario, ritengono che il tour in Kenya sia stato “un clamoroso successo”. Al di là dei giudizi sulla visita ufficiale, non è così credibile che il Palazzo possa aver usato la faida con Harry come una sorta di scudo, per oscurare l’esito del viaggio.
In realtà il Kenya era una tappa di cui si conoscevano fin dall’inizio le difficoltà. Carlo III sapeva di dover affrontare la pesante eredità del colonialismo, ovvero qualcosa che non ha una soluzione facile e immediata. Non si è scusato formalmente, come sostiene anche gran parte della stampa britannica e internazionale, pur avendo sottolineato che “non ci sono scuse” per i soprusi subìti dai kenyoti. Il tipo di comunicazione e il messaggio possono essere discutibili. In ogni caso tutto ciò non implica che il viaggio sia stato un fallimento e tantomeno che la débâcle sia stata così grave da doverla nascondere proprio (chissà perchè) dietro le figure di Harry e Meghan.
“Speriamo non ci sia un altro memoir”
Harry e Meghan, per dirla tutta, avrebbero scelto il momento sbagliato per le rimostranze, visto che il loro portavoce ha contestato la versione dei fatti riportata dal Sunday Times proprio nel giorno della cerimonia d’apertura della sessione parlamentare, lo scorso 7 novembre. Un momento storico per il regno, durante il quale Carlo III ha pronunciato al Palazzo di Westminster il suo primo discorso di inaugurazione da Re.
A tal proposito l’esperto Richard Fitzwilliams ha spiegato al Daily Mail: Quando [Carlo III] ha aperto il Parlamento…ha dedicato un omaggio alla defunta Regina [Elisabetta]…un’occasione storica, la prima volta che un Re ha aperto il Parlamento dal 1950…Proprio nello stesso giorno, con un tempismo particolarmente inappropriato, i Sussex…hanno negato le notizie riportate dal Sunday Times…un insider ha suggerito che l’articolo fosse programmato per distrarre l’attenzione dal recente tour di Re Carlo e della regina Camilla in Kenya. Il Re ha certamente compiuto un atto di bilanciamento visitando un importante alleato in Africa…”.
L’esperto, riferendosi alla possibilità che il principe Harry abbia firmato con un contratto con la sua casa editrice per quattro libri, ha aggiunto: “La frattura nella royal family non potrebbe essere più ampia e i cortigiani perplessi si staranno chiedendo cosa accadrà dopo. Speriamo che l’accordo per quattro libri con la Penguin Random House non porti a un altro memoir”.
L’esperto Phil Dampier ritiene che Windsor e Sussex siano nel pieno di una “guerra di pubbliche relazioni”.
Tuttavia, ha precisato il corrispondente reale riguardo al mistero dell’invito al compleanno, “il Re ha sempre chiarito che la porta è…aperta per il suo figlio ribelle e sono sicuro che se volesse passare per i festeggiamenti sarebbe benvenuto”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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