William e Kate non mangiano con i figli: ecco perché

Secondo una tradizione abbastanza antica durante le feste e i banchetti i bambini reali devono mangiare a un tavolo a loro dedicato, lontano dai genitori

William e Kate non mangiano con i figli: ecco perché
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Durante le feste e le occasioni ufficiali i bambini royal, compresi i figli di William e Kate, non possono mangiare allo stesso tavolo dei genitori e neanche nella stessa stanza. Si tratta di una regola che non conoscerebbe eccezioni nella royal family. Questa tradizione ha fatto molto discutere negli anni, ma c’è una ragione, che forse non piacerà a molti genitori di bimbi piccoli, per cui viene rispettata ancora oggi.

Un tavolo diverso in un’altra stanza

Poco importa che sia Natale. Nella royal family britannica ai bambini non è permesso mangiare seduti accanto alla madre e al padre nelle occasioni formali. Non esisterebbero eccezioni alla regola. I giornali hanno parlato diverse volte di questa tradizione che avrebbe avuto origine nell’epoca vittoriana. Nel suo ultimo saggio, “Carlo III. Il Cuore e il Dovere del Re”, (Cairo, 2023), l’esperta reale Enrica Roddolo è tornata sull’argomento, spiegando le ragioni di questo divieto.

I banchetti dei Windsor sono molto lunghi, formali e vi prendono parte decine di persone. In una situazione del genere un bambino piuttosto piccolo, benché royal, si annoierebbe presto, iniziando a fare i normali, ma a corte per nulla tollerati capricci. Le conseguenze sarebbero imbarazzo e scompiglio in un momento che richiede il massimo rispetto per il protocollo.

Per questo motivo i bimbi non vengono ammessi nella stanza in cui stanno mangiando i genitori prima di aver imparato alla perfezione le regole del galateo a tavola e della buona conversazione. Comportamenti che non possono essere appresi e tantomeno diventare naturali in breve tempo. Occorrono anni e tanto studio. L’ex chef di corte, Darren McGrady, ha rivelato ad Harper’s Bazaar: “I bambini mangiavano sempre nella cameretta con le tate, fino a che non erano abbastanza grandi da comportarsi correttamente”. È stato così anche per William e Harry. Ed è ancora così per i principi George, Charlotte e Louis.

A tavola con i bambini

Per dirla tutta questa tradizione tanto cara alla royal family non è poi così astrusa. Di solito alle feste, o durante le cerimonie molte persone organizzano un “tavolo dei bambini”. Non c’è niente di male e speriamo che a qualcuno non venga in mente di definirlo discriminatorio. Nelle famiglie commoner rispettare questa abitudine è una scelta, una possibilità. Per i Windsor si tratta di un dovere da compiere.

Non solo. L’attenzione era ed è focalizzata sia sull’atteggiamento dei bimbi a tavola, sia sull’educazione al cibo. McGrady ha precisato a Today che “era la tata ad avere il controllo totale del menu e ad assicurarsi che i bambini consumassero sempre pasti equilibrati, che comprendessero non solo verdure e cibi sani, ma anche piatti per ‘adulti’”.

Anche Lady Diana, ha raccontato lo chef al magazine Hello, teneva molto a queste tradizioni, ma concedeva ai figli anche qualche piccolo strappo alla regola: “Mescolavo le verdure ai loro piatti preferiti per abituarli a mangiarle fin da piccoli e anche se la principessa Diana era molto attenta a ciò che mangiavano i figli, quando voleva fare loro un regalo speciale li portava da McDonald’s”.

Anche Kate, ha spiegato Enrica Roddolo, non sarebbe proprio inflessibile. Quando il protocollo e gli impegni lo permettono, amerebbe cucinare la pizza e dei piatti indiani che piacerebbero molto al principe William.

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