La scuola in cui studiano i Re: George visita Eton con William e Kate

Il legame tra la royal family e Eton College si è rafforzato negli anni: la scuola conserva i ricordi più belli, ma anche alcuni tra quelli più tristi degli eredi del casato Windsor

La scuola in cui studiano i Re: George visita Eton con William e Kate

Se dovessimo identificare la royal family con un luogo, questo sarebbe sicuramente Buckingham Palace. Forse nel caso di Lady Diana verrebbe subito in mente Kensington Palace, oggi residenza ufficiale di Londra di William e Kate (anche se la coppia, dal settembre 2022, ha deciso di vivere con i figli nell’Adelaide Cottage di Windsor, lasciando a Kensington Palace il ruolo di casa di rappresentanza). In realtà c’è un altro edificio molto importante nella vita di alcuni Windsor, dove hanno trascorso gli anni più difficili della loro formazione: Eton College (Berkshire, a 35 chilometri da Londra), la scuola maschile più prestigiosa del Regno Unito. Benché sia aperta solo agli uomini, regola francamente discutibile e anacronistica, ma che nessuno è ancora riuscito a scardinare, anche la regina Elisabetta riuscì a seguirne gli insegnamenti, sebbene non in modo ortodosso. William e Kate hanno appena fatto visitare Eton al principe George e la stampa parla già di una tradizione che si rinnova.

Da charity a scuola d'élite

Eton College venne fondato nel 1440 da Enrico VI d’Inghilterra. All’epoca, purtroppo, l’istruzione femminile non era affatto la normalità, per questo la scuola venne destinata esclusivamente ai ragazzi. In origine si trattava di un’istituzione di carità che si occupava di formare giovani brillanti ma poveri: nel primo anno vennero ospitati 70 ragazzi in condizioni economiche precarie. Dopo la deposizione di Enrico VI e il suo assassinio nella Torre di Londra, nel 1471, Eton perse il carattere di “charity”, diventando una scuola ambita e d’élite, dove ancora oggi studiano i figli degli esponenti delle classi più alte: 1300 senza distinzioni di nazionalità e fede religiosa, dai 13 ai 18 anni.

Inoltre non esistono più corsie preferenziali per quel che concerne l’ammissione di discendenti di ex allievi e questo ha favorito l’arrivo di giovani da tutto il mondo. A Eton si sono formati personaggi illustri come il celebre chimico Robert Boyle, i politici William Pitt e Robert Walpole, gli scrittori Ian Fleming, George Orwell e venti primi ministri britannici. La scuola è diventata un punto di riferimento anche per la royal family, che tradizionalmente preferiva educare i suoi eredi a Gordonstoun, in Scozia (dove studiarono il principe Filippo e Re Carlo III), o nel collegio navale (il principe Filippo studiò anche al Britannia Royal Naval College di Dartmouth ed era anche il miglio cadetto del suo corso).

Punizioni corporali

Purtroppo, nei secoli passati fino al 1987, a Eton la mancanza di disciplina degli studenti era castigata severamente, con punizioni corporali (si riteneva che avessero un valore pedagogico e religioso, in realtà queste presunte “correzioni” non “correggevano” proprio nulla, anzi, fomentavano rabbia, rancore, paura: per fortuna la moderna pedagogia ha capito l’inutilità e il danno procurato da queste pratiche). Antonella Cagnolati, docente di Storia della Pedagogia all’Università di Foggia, ha spiegato a Focus.it: “Lo strumento utilizzato era la ferula, un attrezzo costituito da un manico al quale erano legate strisce di cuoio o piccole funi. La punizione avveniva davanti a tutti…doveva avere un effetto deterrente”. Il sito ricorda che nelle tasse scolastiche veniva aggiunta “mezza ghinea per la verga”.

Non una scuola per donne

Nel 2020 il ministro dell’Istruzione Gavin Williamson disse in un’intervista: “Spero che in futuro [Eton] apra le porte anche alle ragazze”. Affermazione che scatenò un putiferio. Il leader dei Conservatori alla Camera dei Comuni ed ex studente del College, Jacob Rees-Mogg, rispose: “Voglio il massimo di possibilità per le mie figlie, ma per quel che mi riguarda Eton deve rimanere un collegio esclusivamente maschile”.

Grande imbarazzo anche a Downing Street: l’allora premier Johnson (anche lui etoniano) affidò al suo portavoce questo messaggio: “Il governo ritiene che ogni genitore abbia il diritto di scegliere in che tipo di scuola mandare a studiare i propri figli…Quanto a Eton, crediamo che spetti alle autorità della scuola decidere il proprio futuro”. Insomma, anche il governo auspicò che nulla cambiasse, lasciando Eton, almeno per ciò che riguarda l’accesso alle donne, immersa nelle nebbie del passato.

La Regina e il precettore di Eton

Elisabetta II e sua sorella Margaret furono l’ultima generazione di reali britannici a studiare a casa, con dei precettori privati. La futura Regina, però, aveva bisogno di un’educazione mirata, costruita attorno al suo destino sul trono. Data l’impossibilità di frequentare Eton, fu il vicepreside della scuola, Henry Marten, a recarsi a Palazzo, dal 1938, per impartire all’allora principessa lezioni di Storia costituzionale e di Legge. Interpretando in maniera libera un noto proverbio, potremmo dire che Eton andò da Elisabetta. Con il suo insegnante l’erede al trono leggeva opere come “History of England” (1926) di George Macaulay Trevelyan e “History of the American People” (1911) di David Saville Muzzey.

La Regina rappresenta un precedente femminile a Eton, anche se non varcò mai la soglia delle sue aule. Chissà che in futuro il consiglio della scuola non prenda in considerazione questa illustre presenza per decidere di aprire il College alle donne. Tra l’altro Elisabetta si trovava bene con il suo precettore e quando fu il momento di scegliere una scuola per Carlo non ebbe dubbi: Eton era la migliore. Il principe Filippo, però, si oppose e alla fine l’ebbe vinta: il principe ereditario studiò a Gordonstoun e, forse, furono gli anni peggiori della sua vita. Perseguitato dai bulli, Carlo “non si è mai lamentato, non ha mai pianto”, ricordò John Stonborough, compagno di scuola dell’attuale Re, nel documentario “Charles: our new King”. Addirittura “facevano a gara a chi riusciva a fargli più male e si vantavano di aver colpito il futuro Re d’Inghilterra”.

William a Eton: inizia una nuova tradizione

Forse ripensando a quel periodo difficile, Carlo non fece la minima obiezione quando Lady Diana gli propose di far studiare i figli a Eton, dove erano già stati suo padre, John Spencer, e suo fratello Charles Spencer. L’ipotesi Gordonstoun sarebbe stata stroncata sul nascere. Il principe William fu il primo erede al trono britannico e il primo membro senior della royal family a entrare nella scuola, nel 1995. Non il primo royal inglese, visto che il principe Edward, duca di Kent e il principe Richard, duca di Gloucester, cugini di Elisabetta II, avevano già studiato lì.

Potremmo dire che il primogenito di Carlo e Diana abbia involontariamente interrotto una tradizione (Gordonstoun) per iniziarne un’altra (Eton). Non ci sono molte foto del principe di Galles in questa scuola, perché la royal family volle proteggerlo a tutti i costi dalla pressione della stampa. A tal proposito il presidente della Commissione Vigilanza per la Stampa (The Press Complaints Commission), John Wakeham, dichiarò: “Il principe William…è un ragazzo: nei prossimi anni, forse la parte più importante e talvolta dolorosa della sua vita, crescerà e diventerà un uomo”. William era anche uno studente piuttosto bravo: aveva una A in Geografia e una B in Storia dell’Arte, mentre aveva più difficoltà in Biologia, meritando solo una C.

“Un profondo shock”: memorie di Harry da Eton

Nel suo memoir “Spare. Il Minore” il principe Harry racconta che per lui entrare a Eton, nel 1998, fu “un profondo shock”, perché questa scuola “era un vero paradiso per i ragazzi brillanti” e “il purgatorio per chi brillante non era affatto”, come si considerava il duca in quegli anni. Harry era convinto che quella fosse “la scuola sbagliata…molto al di sopra delle mie possibilità”. Qualche voto basso, in effetti, c’è stato: quando il duca aveva 19 anni, il portavoce di St James’s Palace rese nota la sua pagella, dove svettavano una B in arte e una D in Geografia. La Repubblica ricorda che, poco dopo la pubblicazione dei voti, il rettore Tony Little disse che solo un ragazzo in tutta Eton aveva avuto una D. Non fece il nome di Harry, ma evidentemente tutti sapevano a chi si riferisse.

Il principe sostiene anche che il fratello William non lo volesse vicino, quasi lo considerasse la proverbiale "palla al piede": “Willy mi aveva detto di fingere di non conoscerlo…Eton era stato il suo rifugio. Non c’era un fratello minore che gli stava sempre attaccato…Lui stava plasmando la propria vita e non era disposto a rinunciarvi".

Mentre era a Eton Harry ricevette la notizia della morte della Regina Madre, ma vide anche un evento che cambiò il mondo, l’11 settembre 2001: “…C’era il notiziario. E quello che trasmetteva era un incubo…I terroristi avevano lanciato degli aerei contro le Torri Gemelle di New York. E le persone saltavano giù da edifici alti cinquecento metri. Continuarono ad arrivare altri ragazzi, tutti in piedi e si mordevano le labbra…In un silenzio attonito…osservammo il solo mondo che avessimo mai conosciuto svanire dentro nubi di fumi tossici…”.

Il principe George a Eton?

Lo scorso 21 giugno il principe George ha visitato Eton College con i genitori William e Kate. Il bambino compirà 10 anni il 23 luglio 2023, ma le iscrizioni per il 2026, anno in cui comincerà le superiori, scadono il 30 giugno 2023.

C’è una buona probabilità, quindi, che George sia già stato iscritto. Se così fosse, sarebbe il terzo in famiglia a studiare in questa scuola da 45mila sterline l’anno e a portare avanti una tradizione voluta fortemente da sua nonna, Lady Diana.

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