Pillole reali

William e Camilla in missione per salvare la corona: cosa succede in Inghilterra

Ora che Carlo III e Kate sono fuori gioco a causa dei loro problemi di salute, tutto il peso della monarchia è ricaduto sul principe di Galles e sulla regina Camilla

William e Camilla in missione per salvare la corona: cosa succede in Inghilterra
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William e Camilla hanno un compito importantissimo da svolgere, che quasi sicuramente non avrebbero mai creduto di dover affrontare da soli: sostenere la monarchia nel momento più delicato dopo la morte della regina Elisabetta. Kate Middleton e Re Carlo III sono momentaneamente fuori combattimento a causa delle loro condizioni di salute, quindi l’istituzione deve fare a meno, per diverse settimane, del suo “capo” e della principessa più amata del regno e tra le più famose e popolari al mondo. Sua Maestà avrebbe la ferma intenzione di continuare il suo lavoro per quanto possibile, ma diverse mansioni, in particolare gli impegni pubblici, sarebbero già stati delegati al principe di Galles e alla Regina. Una coppia inedita, quest’ultima, che secondo gli esperti sta già dimostrando di sapersela cavare molto bene.

Carlo è “frustrato”

Lo scorso 13 febbraio, dopo aver trascorso alcuni giorni di riposo a Sandringham (Norfolk), Re Carlo III è tornato nella residenza londinese di Clarence House con la regina Camilla, per proseguire la terapia contro il cancro e prendere parte ad alcune riunioni di Stato. Sua Maestà, ha rivelato una fonte a Vanity Fair.com, cerca di darsi coraggio dopo la scoperta della malattia: “Il Re è pragmatico e ottimista insieme. La diagnosi di cancro è stato uno shock, ma la prognosi è positiva e lui è determinato a tornare in salute il prima possibile”. La forza di volontà starebbe aiutando Carlo a non cedere al nervosismo, all’impazienza, al senso di impotenza assolutamente comprensibili in situazioni simili. Il Re, infatti, sarebbe “frustrato” perché al momento non potrebbe svolgere tutti i suoi doveri ufficiali. Fondamentale, in questo frangente, è la rassicurante presenza di William e Camilla, decisi a proteggere la Corona e a non deludere le aspettative del regno e di Carlo.

“Metabolizzare lo shock”

“[Il principe William] sta ancora metabolizzando lo shock per la diagnosi del padre”, ha dichiarato un insider al Times. “Momenti come questo sono un promemoria che oltre a essere il futuro Capo di Stato, [William] è anche un essere umano. E come tale sta elaborando le notizie riguardanti il cancro di suo padre. Data la serietà con cui prende il suo ruolo, naturalmente è qualcosa a cui penserà”. Nel giro di poche settimane la vita del principe di Galles è cambiata molto, proiettandolo nel futuro. Per dirla tutta, però, le prime avvisaglie di questa inevitabile trasformazione risalgono agli ultimi mesi di vita della regina Elisabetta. La defunta sovrana cominciò ad assentarsi gradualmente dalla vita pubblica, delegando sempre più responsabilità. Una sorta di lento tramonto che avrebbe fatto riflettere William sul suo dovere e sul suo destino: “C’è la sensazione che il futuro stia accelerando verso di lui…”, ha spiegato la fonte. Un amico del principe ha aggiunto: “Sa che il futuro della monarchia poggia sulle sue spalle, su quelle di Catherine e su quelle dei suoi figli e questo [significa] molta pressione”.

Per William la priorità è Kate

Un altro insider di Palazzo ha specificato al Times che Re Carlo III si renderebbe perfettamente conto delle aspettative che gravano sul suo primogenito, così come sarebbe consapevole del fatto che il principe non sottovaluterà mai i suoi doveri. Tuttavia Sua Maestà sarebbe d’accordo con William sulla scelta di dare la priorità a Kate: “Non ha senso mettere pressione a William” con un maggiore carico di lavoro. Anche perché sarebbe inutile e dannoso per il principe. La questione della pressione mediatica e lavorativa avrebbe delle conseguenze molto particolari sui Windsor, evidenziando molto bene la solidarietà e l’unità familiare. Da una parte, come abbiamo visto, Carlo vorrebbe alleggerire il peso della Corona che sta ricadendo sul figlio per difenderlo dallo tsunami di eventi di questo periodo, dall’altra William starebbe facendo di tutto per schermire Kate. Insomma, si starebbero proteggendo l’uno con l’altro. L’ex addetta alla comunicazione di Elisabetta II, Alisa Anderson, ha dichiarato a Gb News: “Ritengo che William cercherà di proteggere il più possibile [Kate] da quella pressione. E penso le darà tutto lo spazio di cui ha bisogno per riprendersi”.

“Se la cava benissimo”

“Credo che William abbia compreso…che il peso del mondo è sulle sue spalle. Prima o poi sarà Re”, ha detto senza mezzi termini l’esperto Robert Jobson. Le aspettative sono tante e “lui deve sentirsi un po’ come…la regina Elisabetta quando aveva 25 anni e venne catapultata nel lavoro che l’avrebbe completamente assorbita”. In un certo senso il principe sta facendo delle prime prove generali da sovrano e “se la sta cavando davvero bene, considerando che la moglie ha subìto un intervento e il padre ha avuto una diagnosi di cancro”, ha commentato un amico al People. Sullo stesso giornale Susan Taylor, che ha ricevuto dall’erede al trono una onorificenza per il suo impegno nel rugby, ha detto. “È un momento difficile per lui, ma non se ne è parlato. Per i reali il dovere viene prima di tutto”.

Il sostegno di Camilla

Importantissima per la monarchia è anche la presenza della regina Camilla, che “da rovinafamiglie è diventata la roccia del Re durante la malattia, con il suo leale conforto e la sua forza”, ha titolato il Sun. Camilla è stata per decenni la “rivale”, l’antagonista di Lady Diana. Tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta nessuno avrebbe scommesso su di lei. Era “quella donna malvagia”, come l'avrebbe chiamata la regina Elisabetta, ma le cose cambiarono dopo la morte di Diana. I britannici e l’opinione pubblica internazionale hanno imparato ad apprezzare Camilla, ammirandone la pazienza, la perseveranza, la lealtà alla monarchia, la tenacia, la discrezione e il grande senso del dovere. In qualche modo la figura della sovrana è stata riscoperta con il tempo, in particolar modo in questo periodo difficile per Carlo e Kate. “[Camilla] è la forza [del Re] e sarà ciò che [il principe Filippo] è stato per la regina [Elisabetta]", ha detto un insider al People, aggiungendo: “Sarà incredibile, darà forza [a Carlo], lo sosterrà. È meravigliosa. Lo incoraggia a compiere il lavoro che deve fare”.

Un “buon lavoro”

Camilla ha anche lavorato su se stessa, attuando una “straordinaria trasformazione”, come l’ha definita Michael Cole, ex corrispondente della Bbc, citato da Apnews. Ora stiamo vedendo gli ottimi risultati di quel cambiamento: “Camilla, la regina Camilla di certo si è guadagnata il rispetto che sta ricevendo, ha fatto un lavoro notevole”, ha proseguito il giornalista. La moglie di Carlo si è conquistata la credibilità di cui gode oggi: “Dopo aver condotto una vita nell’alta borghesia, ha intrapreso il primo lavoro che abbia mai avuto e lo sta facendo straordinariamente bene”, ha dichiarato l’autorevole biografa Sally Bedell-Smith.

“Sei ore d’auto”

L’esempio più recente di tanta abnegazione alla Corona lo ha riportato il Telegraph: lo scorso 8 febbraio, tre giorni dopo l’annuncio della malattia del Re, la Regina doveva partecipare a un concerto nella Cattedrale di Salisbury. “Il volo è stato cancellato a causa delle condizioni meteorologiche”, ha raccontato una fonte al People, “così [Camilla] ha optato per [il tragitto via terra], un viaggio infernale, almeno sei ore in queste condizioni”, riferendosi alle 200 miglia da Sandringham, dove si trovavano Carlo e Camilla. La sovrana non ha neppure pensato di annullare l’evento perché “non voleva deludere il Re, visto che gli aveva assicurato che avrebbe continuato a rispettare gli impegni programmati”.

L’incertezza del futuro

William e Camilla sono diventati i pilastri dell’istituzione e dovranno tenere duro per diversi mesi, sperando che la situazione di Kate e di Carlo III migliori presto. Sul ritorno della principessa sappiamo solo che dovrebbe avvenire dopo Pasqua. Sui tempi di ripresa del sovrano, invece, c’è maggiore incertezza. Una data chiave, ha dichiarato l’esperto Dickie Arbiter a Vanity Fair.com, potrebbe essere “il Commonwealth Day Service dell’11 marzo. È probabile che [per quella data] il Re stia ancora facendo la terapia. In quel caso potrebbe essere William, come erede al trono, a sostituire suo padre…”. In ogni caso “[il Re] farà un passo indietro dai doveri pubblici per un tempo considerevole”, ha puntualizzato al People l’esperto reale Robert Hardman. “Ma ci sarà molto lavoro per lui. Non sarà necessariamente in una stanza con centinaia di persone”, ha concluso, mettendo in risalto il fatto che, con ogni probabilità, Carlo parteciperà molto meno a eventi pubblici, concentrando le sue energie sui documenti di Stato e sugli incontri settimanali con il premier Rishi Sunak. Un insider ha aggiunto: “Vorrà tornare al suo lavoro, ma dipenderà dal tipo di trattamento a cui si sta sottoponendo. Potrebbe prosciugarlo. Avrà bisogno di molto supporto”. Il Re, però, è anche “un combattente che ha una forza interiore d’acciaio”, incline “allo stoicismo”, ha spiegato Hardman.

Un altro insider ha chiosato: “Ce la farà”.

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