Un piccolo prestito della banca che cambia la vita

Da quando il Nobel Muhammad Yunus ha fondato in Bangladesh la Grameen Bank, una banca rurale che concede prestiti ai più poveri esclusi dal sistema di credito tradizionale, anche in Italia fioriscono iniziative ispirate alla stessa logica. Una fra tutte è il progetto di microcredito della Fondazione San Carlo onlus, promossa da Caritas Ambrosiana e Diocesi di Milano.
Un piccolo prestito ha consentito a 74 persone di investire sul proprio futuro e di cambiare vita: Mario, ex detenuto del carcere di Opera, oggi fa l’imbianchino; Eman, laureata in Pedagogia all’Università del Cairo, aprirà una lavanderia a gettoni. Entrambi hanno realizzato i loro obiettivi grazie a questa iniziativa. Con quale criterio vengono erogati i soldi? I soggetti ricevono un prestito (massimo 7.500 euro) che devono restituire in 36 rate mensili a un tasso di interesse agevolato (2,5%). Per ottenere il finanziamento non si è tenuti a offrire garanzie personali, anche se un comitato di valutazione istituito dalla Fondazione si riserva la facoltà di richiederle eventualmente a terzi.
In sette anni di attività sono stati erogati 382.700 euro a 74 persone, per il 70% stranieri.

Il progetto è stato avviato il 1° luglio 1999 dalla Fondazione San Carlo, inizialmente nell’ambito di una collaborazione con Banca Popolare di Milano, poi estesa a Credito Italiano e Deutsche Bank: i tre istituti hanno offerto un supporto economico, in forma di donazioni, per 250mila euro. L’attività è condotta da un’équipe composta da un educatore e due operatori volontari. Il comitato dei progetti si avvale della collaborazione di Sodalitas e del Cergas dell’Università Bocconi.

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