
Il presidente Donald Trump guida la macchina degli Stati Uniti a fari spenti, o quasi, nell’oscurità. L’inquietante suggestione sembra emergere dall’analisi compiuta da Politico che, sulla base dell'agenda pubblica del capo della Casa Bianca, ricostruisce come, dal suo insediamento il 20 gennaio scorso, il tycoon abbia presenziato solo a 12 incontri con i funzionari dell’intelligence volti a esaminare i contenuti del President’s Daily Brief (Pdb). Il documento in questione, noto come "il libro", viene preparato da decenni dalle agenzie di spionaggio Usa per aggiornare il commander in chief, quotidianamente e poco dopo l’alba, su pericoli e sfide che minacciano la sicurezza nazionale.
Dal suo ritorno a Washington, il leader americano è stato aggiornato di persona sul Pdb due volte al mese tra gennaio e marzo. Solo ad aprile e a maggio The Donald avrebbe presenziato, in media, ad una riunione a settimana. La partecipazione del miliardario ai briefing classificati è in forte calo anche se confrontata con i dati del suo precedente mandato. All’epoca, Trump in gran parte incontrava gli uomini dello spionaggio due volte a settimana.
Come ricorda un ex analista della Cia consultato da Politico “lo scopo di avere un servizio di intelligence da 80 miliardi di dollari è quello di informare il presidente per evitare una sorpresa strategica”. Altre fonti di alto livello sottolineano che le presentazioni del Pdb – che esiste in varie forme dal secondo dopoguerra - permettono di fornire dritte, e anche voci discordanti, sul pensiero e sulle reali intenzioni dei governi stranieri con i quali il capo della Casa Bianca conduce operazioni diplomatiche ad alto rischio. Una considerazione che ben descrive l’attuale impegno internazionale dell’amministrazione repubblicana per la risoluzione dei conflitti in corso nell’Europa orientale e nella Striscia di Gaza e nelle delicate trattative tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare della Repubblica Islamica.
Un ulteriore preoccupante elemento, riportato di recente dalla Cnn, è che Trump ha persino ristretto il numero delle persone che hanno accesso al Pdb. Tra le motivazioni di tale decisione ci sarebbe la volontà di impedire che, come durante il primo mandato del tycoon, informazioni classificate trapelino sui media alimentando la sua convinzione che la comunità degli 007 sia parte del cosiddetto Deep State. A supervisionare il documento segreto è il direttore della National Intelligence Tulsi Gabbard e sarebbe proprio lei a stabilire chi può riceverlo. Durante le sue audizioni al Congresso, l’ex deputata del partito democratico aveva dichiarato che avrebbe accolto “con favore le voci di dissenso per poter garantire che il (Pdb) venga esaminato attentamente prima di essere presentato e che la verità venga riportata, che sia conveniente o meno”.
Una persona a conoscenza dei fatti fa sapere che il presidente riceve briefing indipendenti sui punti critici globali e su base continuativa, separati dal Pdb, e che sarebbe errato insinuare che non venga informato. Trump “chiama tutto il giorno gente” da cui riceve informazioni, sostiene la stessa fonte. Una versione che trova conferma nelle parole del portavoce del consiglio per la Sicurezza Nazionale Brian Hughes, il quale afferma che il leader Usa prende parte “ogni giorno a diversi briefing di alto livello sulla sicurezza nazionale”.
Trump non è comunque il primo presidente ad essere attaccato per via dei Pdb. Tra i predecessori di The Donald, anche Obama e Biden furono infatti accusati dai repubblicani di non presenziare abbastanza ai briefing dell’intelligence. I due democratici, a differenza del tycoon, erano però degli avidi lettori del documento e non hanno mai messo in dubbio il lavoro degli 007.
Tenuto conto della diffidenza dell'attuale inquilino della Casa Bianca nei confronti delle spie del suo Paese, gli esperti si interrogano dunque a questo punto sulla qualità e sulla provenienza delle informazioni che contribuiscono a plasmare la politica estera dell'amministrazione Trump.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.