Affondo di Le Pen dopo la condanna: "Contro di noi bomba nucleare, non ci ruberanno le elezioni"

Il ricorso in appello presentato, tuttavia, sarà esaminato "in un quadro temporale che dovrebbe consentire il raggiungimento di una decisione nell'estate del 2026"

Affondo di Le Pen dopo la condanna: "Contro di noi bomba nucleare, non ci ruberanno le elezioni"
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A partire da questo fine settimana, il Rassemblement National darà il via a una serie di manifestazioni e campagne di volantinaggio per contestare la sentenza che ha reso ineleggibile Marine Le Pen per i prossimi cinque anni, escludendola così dalla corsa all’Eliseo nel 2027. L’iniziativa è stata annunciata dal presidente del partito, Jordan Bardella, nel corso di un’intervista rilasciata a CNews ed Europe 1. “Ritengo che i cittadini francesi debbano indignarsi di fronte a questa decisione. Per questo organizzeremo proteste e attività di sensibilizzazione già da questo fine settimana”, ha dichiarato Bardella.

L'esame del ricorso entro l'estate del 2026

Ma potrebbe non essere tutto perduto: il ricorso in appello presentato sarà esaminato "in un quadro temporale che dovrebbe consentire il raggiungimento di una decisione nell'estate del 2026", ha annunciato questa sera la Corte d'appello di Parigi. La sentenza arriverà quindi prima delle elezioni presidenziali del 2027 a cui la leader di Rassemblement National vorrebbe candidarsi. intanto, Rn ha annunciato 10mila nuove iscrizioni al partito. lo ha riferito l'emittente Bfmtv, precisando inoltre che la petizione lanciata ieri sera a sostegno dell'esponente della destra francese ha raccolto già oltre 300mila firme.

Infuriata, Le Pen, in una conferenza stampa nel quartier generale del Rassemblement National, ha assicurato che il partito "non si lascerà calpestare, per difendere i francesi che hanno il diritto di votare per chi vogliono, per difendere il Paese che sta vacillando". E promette: "Ci hanno rubato le elezioni politiche, non lasceremo che i francesi si facciano rubare le presidenziali. Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per consentire ai francesi di scegliere i loro futuri leader e vinceremo, perché la verità e la giustizia devono vincere", ha aggiunto. L'attacco va dritto al "sistema" che, a suo dire, "ha sganciato la bomba nucleare": Le Pen condanna "le ingerenze" dei giudici che l'hanno condannata "nel processo elettorale". "Ecco il disturbo dell'ordine pubblico", ha affermato per poi chiedersi: "A chi potremo un domani dare la minima lezione di democrazia nel mondo?", "come difendere il signor Navalny" o "l'oppositore del signor Erdogan attualmente in carcere?".

Il sostegno di Meloni a Le Pen e la condanna di Bardella per l'accaduto

Intanto dall'Italia, Giorgia Meloni ha espresso solidarietà a Le Pen: "Nessuno che creda davvero nella democrazia può gioire di una sentenza che colpisce il leader di un grande partito, privando milioni di cittadini della loro rappresentanza", ha scritto su X il presidente del Consiglio. Bardella, ha definito "una deriva estremamente grave" la condanna che ha reso ineleggibile Le Pen, sottolineando come tale decisione sia lontana dall'idea di democrazia che dovrebbe caratterizzare la Francia.

Bardella ha tracciato un parallelismo tra il caso Le Pen e l’esclusione del candidato di estrema destra rumeno Calin Georgescu dalle presidenziali per presunte violazioni delle regole elettorali, oltre a citare i sette anni di carcere richiesti per l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy nel processo sul presunto finanziamento libico della campagna del 2007.

"Abbiamo cominciato in due, finiremo in due": la promessa di Bardella

Pur prendendo le distanze dalle minacce rivolte ai magistrati dopo la sentenza, Bardella ha ribadito la sua ferma opposizione al verdetto. "Condanno con la massima fermezza qualsiasi attacco o minaccia nei confronti dei giudici", ha dichiarato. Quanto al suo possibile ruolo di candidato del Rassemblement National alle presidenziali del 2027, Bardella ha preferito non sbilanciarsi, chiarendo che, finché resteranno aperte vie legali per ribaltare la condanna di Le Pen, non si considera un’alternativa. "Non mi colloco come un piano B", ha precisato, sottolineando il suo impegno nella "battaglia" legale insieme a Le Pen. "Faranno di tutto per impedirci di governare", ha aggiunto Bardella, denunciando una decisione che, a suo dire, sarebbe stata presa con intenti politici per ostacolare la corsa del Rassemblement National.

"Milioni di francesi sono indignati e ritengono che i giudici abbiano agito in modo sproporzionato e partigiano", ha affermato il leader del partito, oggi considerato il favorito per le presidenziali del 2027 dopo l’esclusione di Le Pen. "Abbiamo cominciato in due, finiremo in due", ha chiosato Bardella, aggiungendo: "Avrò presto trent'anni, non posso certo inventarmi 40 anni di vita politica. Ho l'età che ho, è al tempo stesso una qualità che non perdura a lungo e un difetto che se ne va presto. Non ho lezioni da ricevere da gente che si è spartita il potere per trent'anni. Ho l'età che ho e questo non può cambiare... a parte l'anno prossimo". Interrogata su una possibile candidatura di Bardella all'Eliseo nel 2027, Le Pen ha indicato che si tratta di "una risorsa straordinaria per il movimento e lo dico da molto tempo".

Gli altri dettagli della condanna

Oltre all'ineleggibilità, Le Pen è stata condannata a quattro anni di reclusione, di cui due da scontare con il braccialetto elettronico. La sentenza prevede inoltre una multa di 100.000 euro. A novembre 2024, la procura aveva chiesto una pena ancora più severa: cinque anni di carcere, di cui tre sospesi, oltre a una sanzione pecuniaria di 300.000 euro e un quinquennio di ineleggibilità.

La sentenza ha colpito anche altri esponenti del partito: tutti i funzionari eletti sono stati dichiarati ineleggibili, una misura esecutiva immediatamente, anche in caso di appello. Tra i condannati anche Louis Aliot, ex compagno di Le Pen e vicepresidente del partito, a cui sono stati inflitti sei mesi di carcere senza condizionale e tre anni di ineleggibilità, sebbene senza applicazione immediata.

Il Front National – oggi Rassemblement National – è stato anch’esso sanzionato con una multa complessiva di due milioni di euro, di cui un milione senza condizionale. Inoltre, la giustizia francese ha ordinato la confisca di un milione di euro già sequestrati durante il procedimento giudiziario.

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