"Corrieri e appuntamenti per il tè". Così Hamas continua a pagare gli stipendi nella Striscia di Gaza

La Bbc rivela i metodi adoperati dall'organizzazione islamista per elargire i compensi, seppur ridotti, a decine di migliaia di funzionari pubblici. E nella Striscia aumenta il malcontento

"Corrieri e appuntamenti per il tè". Così Hamas continua a pagare gli stipendi nella Striscia di Gaza
00:00 00:00

Hamas ha continuato ad elargire denaro a 30mila persone descritte come "funzionari pubblici" nonostante le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza abbiano indebolito gravemente le capacità militari e la leadership politica dell'organizzazione islamista. Ad affermarlo è la Bbc secondo la quale i miliziani hanno adoperato un sistema segreto di pagamento in contanti per corrispondere gli stipendi per un ammontare complessivo di 7 milioni di dollari. L'emittente britannica precisa comunque che i compensi corrisposti rappresentano una frazione degli stipendi prebellici: al massimo poco più del 20% della somma precedente ogni 10 settimane.

La forte riduzione dei compensi dei dipendenti pubblici in parallelo all'inflazione fuori controllo starebbe scatenando il risentimento tra i fedeli di Hamas. Tre funzionari pubblici intervistati dalla Bbc hanno confermato di aver ricevuto circa 300 dollari ciascuno negli ultimi sette giorni. Una cifra irrisoria se si pensa che nelle scorse settimane un chilo di farina è arrivato a costare fino a 80 dollari. La corresponsione degli stipendi è poi ostacolata dagli sforzi di Israele per individuare e prendere di mira i distributori dei compensi che agiscono in assenza di un sistema bancario funzionante nell'exclave palestinese.

Il sistema adoperato da Hamas prevede che i dipendenti pubblici, tra cui agenti di polizia e funzionari delle imposte, ricevano un messaggio criptato sui loro telefoni o su quelli dei loro coniugi che li invita a recarsi in un luogo e ad un orario specifico per "incontrare un amico per un tè". Al punto d'incontro, un uomo - ma a volte anche una donna - avvicina il dipendente al quale consegna una busta sigillata con il denaro. Subito dopo il corriere si dilegua.

Un dipendente del ministero degli Affari religiosi di Hamas, sottolinea la pericolosità di questi "appuntamenti" affermando che ogni volta che va a ritirare lo stipendio saluta sua moglie e i suoi figli perché sa che "potrebbe non tornare mai più". "In diverse occasioni", riferisce il funzionario anonimo all'emittente britannica, "gli attacchi israeliani hanno colpito i punti di distribuzione degli stipendi. Sono sopravvissuto ad un attacco che ha preso di mira un affollato mercato di Gaza City". Un'altra fonte riferisce di aver ricevuto circa 300 dollari in banconote usurate e solo una piccola parte era utilizzabile.

Non è stato ancora chiarito come Hamas sia riuscita a continuare a finanziare il pagamento degli stipendi, considerando che le infrastrutture amministrative e finanziarie sono state distrutte dall'esercito Tel Aviv. A marzo inoltre l'Idf ha reso noto di aver ucciso il responsabile delle finanze dell'organizzazione islamista, Ismail Barhoum, accusato dagli israeliani di aver trasferito fondi all'ala militare del gruppo. Un alto funzionario di Hamas sostiene che prima del 7 ottobre 2023 i fedayn avevano accumulato circa 700 milioni di dollari in contanti e centinaia di milioni di shekel nei tunnel sotterranei. Azioni che sarebbero state supervisionate direttamente dagli ex leader di Hamas Yahya Sinwar e da suo fratello Mohammed.

Per generare entrate anche durante la guerra i miliziani avrebbero inoltre imposto tasse ai commercianti e venduto sigarette a prezzi fortemente maggiorati.

Come poi sottolinea il Times of Israel una parte significativa degli aiuti umanitari destinati a Gaza sarebbe stata intercettata da Hamas e venduta sul mercato nero a prezzi gonfiati o consegnata ai lealisti. Quest'ultima circostanza avrebbe alimentato tra gli esclusi il malcontento nei confronti del gruppo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica