L'aborto, i migranti, le armi: così i temi etici hanno influenzato le elezioni Usa

I referendum sull'interruzione di gravidanza, la lotta ai clandestini e il possesso di armi hanno polarizzato le elezioni negli Stati Uniti. I dem non sono riusciti a cavalcare l'onda di donne e giovani

L'aborto, i migranti, le armi: così i temi etici hanno influenzato le elezioni Usa
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Mentre l'America attende la certificazione ufficiale della vittoria di Donald Trump, è importante guardare al ruolo svolto dai temi etici nelle elezioni degli Stati Uniti: argomenti come aborto, migranti e armi hanno polarizzato il dibattito e modellato la campagna elettorale Usa. Questioni su cui il tycoon e Kamala Harris hanno offerto punti di vista diametralmente opposti: mentre le posizioni più intransigenti dei Repubblicani sembrano aver avuto la meglio, la candidata dei Democratici aveva provato a far leva sui cuori delle donne e dei giovani ma alla fine non ha potuto contare sull'onda sperata.

I referendum sull'aborto

Una delle questioni indubbiamente più controverse riguarda il diritto all'aborto. Da una parte l'ala pro-vita si è opposta in maniera dura alla pratica, convinta della necessità di politiche che limitino fortemente (fino a vietare, in alcuni casi) le politiche di accesso alle interruzioni di gravidanza; dall'altra i dem hanno alzato la voce contro quello che viene visto come un attacco ai diritti fondamentali e si sono schierati dalla parte delle donne affinché venga salvaguardato la libertà di scegliere sul loro corpo. Inoltre diversi padri di famiglia hanno scelto di sostenere Harris per tutelare il diritto delle loro figlie.

In Florida è fallito il referendum sull'emendamento alla Costituzione dello Stato che puntava a ripristinare la possibilità di abortire fino alla vitalità del feto (circa 24 settimane di gravidanza), prevedendo eccezioni per proteggere la salute della madre. La misura richiedeva una super maggioranza del 60% per essere approvata, ma non ha ottenuto abbastanza voti e si è fermata al 57%: si tratta di una vittoria politica per il governatore Ron DeSantis.

Invece in Missouri è stato approvato un emendamento costituzionale che protegge il diritto all'interruzione di gravidanza. Questo invece è da intendersi un successo per i Democratici, che portano a casa la petizione di iniziativa popolare che si pone l'obiettivo di legalizzare l'aborto fino a 24 settimane. Il "sì" è arrivato anche in Arizona: secondo le proiezioni, la proposition 139 - che assicura alle donne la possibilità di interrompere la gravidanza fino all'ultimo trimestre di gestazione - ha incassato una netta maggioranza del 63%.

L'immigrazione

Se l'elettorato di Kamala si è mobilitato principalmente per democrazia (56%) e aborto (21%), quello di Trump ha fissato le sue priorità nell'economia (51%) e nell'immigrazione (20%). Dall'omicidio di George Floyd nel 2020 alle proteste del movimento Black Lives Matter, in questi anni i diritti della comunità afroamericana si sono imposti nell'agenda politica. Le risposte sono state differenti: i Repubblicani hanno puntato su sicurezza, legge e ordine; i Democratici si sono spesi per riforme contro il razzismo.

Anche qui le differenze di approccio dei due candidati sono state lampanti: da un lato è stato rivendicato il muro lungo il confine con il Messico per proteggere il Paese da reati, traffico di droga e immigrazione illegale; dall'altro si è puntato sul potenziamento delle strutture di accoglienza e sul miglioramento delle procedure di asilo per i migranti.

Nelle ultime ore non è passato inosservato un importante spostamento demografico del sostegno da parte di comunità finora orientate verso i dem: nello specifico, si legge dai dati preliminari di AP VoteCast, gli elettori afroamericani e latinos avrebbero dato un sostegno inferiore ad Harris rispetto a quello che diedero a Joe Biden nel 2020. E così neanche il tema delle minoranze sembra aver fatto da traino a Kamala.

Il possesso delle armi

Un ulteriore tema etico che da anni spacca l'America è il possesso delle armi. Un argomento divisivo, via via alimentato di fronte a sparatorie e omicidi che puntualmente scuotono gli Stati Uniti. I Democratici ritengono che sia opportuno promuovere regole e controlli più severi sugli acquisti privati, mentre i Repubblicani sono convinti che le armi siano fondamentali affinché i cittadini possano essere liberi e sentirsi al sicuro.

La frattura ha creato una polarizzazione geografica e culturale tra città e campagna, influenzando profondamente il voto nelle singole realtà: negli Stati rurali e conservatori la cultura delle armi è più radicata e si tende

a sostenere i candidati che non intendono stringere le maglie; invece le aree urbane si dichiarano più sensibili al problema e generalmente preferiscono affidarsi a chi chiede regolamentazioni più rigide.

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