Nuovi guai per il premier britannico Keir Starmer. Mentre il governo è alle prese con le reazioni alla recente manovra finanziaria caratterizzata da un aumento della pressione fiscale, nelle ultime ore la posizione della cancelliera dello Scacchiere nonché titolare del Tesoro Rachel Reeves è diventata terreno di forte contestazione. L’addebito nei suoi confronti è di aver esposto al pubblico e al Parlamento un quadro più allarmante del dovuto riguardo ai conti statali.
La vicenda è esplosa dopo che, in un’intervista alla Bbc, la Reeves si è trovata a dover rispondere a una serie di domande sulle informazioni preliminari diffuse prima della manovra. I conservatori guidati da Kemi Badenoch l’hanno accusata apertamente di aver “fuorviato” il Paese e hanno chiesto le sue dimissioni. A queste contestazioni si è aggiunta anche la voce di Nigel Farage, leader di Reform Uk, che ha sollecitato sir Laurie Magnus — responsabile dell’autorità etica incaricata di verificare il rispetto del codice di condotta ministeriale — ad aprire un’indagine formale.
Il punto centrale delle accuse riguarda una conferenza stampa convocata da Reeves qualche settimana prima della finanziaria. In quell’occasione la ministra aveva parlato di un possibile deficit aggiuntivo da miliardi di sterline legato al calo della produttività, scenario che si è poi scoperto essere stato escluso dall’Office for Budget Responsibility sulla base delle stime più aggiornate. Secondo i critici, quella previsione avrebbe contribuito a preparare l’opinione pubblica all’inasprimento fiscale e alla revisione delle regole di bilancio, regole che la stessa Reeves aveva introdotto al suo insediamento.
La cancelliera ha respinto l’accusa di aver mentito e ha rimarcato di essersi limitata a illustrare scenari ipotetici, sottolineando i condizionali utilizzati in quelle dichiarazioni. Nonostante ciò, la sua tenuta politica viene considerata sempre più fragile. Il Times riferisce che alcune critiche arriverebbero ora anche da membri del governo, convinti che parte dei dati non sarebbe stata condivisa neppure con loro, con il tacito assenso di Starmer.
Il premier, dal canto suo, ha confermato pubblicamente il sostegno alla ministra. In un intervento anticipato ai media, ha difeso la strategia economica dell’esecutivo, parlando di un progetto di rilancio “coraggioso” e destinato a essere valutato non nell’immediato, ma nell’arco di “anni”. Resta però il clima di tensione attorno alla cancelliera, segnale che la discussione ben lontana dall’esaurirsi.
Ricordiamo che la Reeves era già finito al centro delle polemiche per aver commesso un’irregolarità amministrativa nella gestione del proprio immobile di famiglia a Dulwich.
La politica non aveva richiesto la licenza di locazione necessaria quando ha deciso di affittare l’abitazione. Un “errore involontario”, a suo avviso, che ha fatto storcere il naso a molti, anche all’interno del mondo Labour.