
Per Zohran Mamdani i social sono una risorsa, ma anche un grosso pericolo politico. Il socialista dem che punta a diventare sindaco di New York deve moltissimo ai social, ma sempre dai social deve guardarsi con attenzione, perché iniziano a spuntare post controversi dal suo passato.
Come ha scritto Politico, per la giovane generazione di politici, i social sono un veicolo importantissimo per intercettare una fetta di elettori utili, ma li espone a uno scrutinio profondo da parte di giornali e candidati avversari. Mamdani, ad esempio, ha un passato social che i 60enni Andrew Cuomo e Eric Adams non hanno. E dentro a questo passato ci sono post imbarazzanti e problematici che danno materiale a moderati e conservatori. I punti controversi del passato di Mamdani sono diversi.
Un rap per chi finanzia Hamas
Nel marzo del 2017 ha postato una sua canzone rap lanciandola con questo post: "Questa è #Salaam. Una canzone sull'essere musulmani in America oggi". Il testo, un mix di inglese e arabo, è controverso soprattutto perché in un passaggio recita: "Il mio amore per gli Holy Land Five. Meglio che li cerchiate". Il riferimento di Mamdani, che all'epoca si esibiva con il nome d'arte Mr. Cardamom, è ai leader della Holy Land Foundation for Relief and Development, i cinque della canzone, che nel 2008 sono stati condannati a pene tra i 15 e i 64 anni di carcere per aver finanziato con oltre 12 milioni di dollari il gruppo terroristico di Hamas nel corso degli anni '90 fino alla Seconda intifada.

Quei dubbi dietro la guerra ad Al Qaeda
Scavando tra i suoi tweet c'è un altro passaggio controverso. Nel 2015, l'allora 23enne Mamdani si scagliò contro l'Fbi per l'uccisione di Anwar Al Awlaki, un terrorista affiliato ad Al Qaeda. Il giovane socialista, in particolare, si chiedeva se la sorveglianza della vita personale di Al Awlaki fosse legittima e perché non si sia discusso di come Al Awlaki sia stato costretto a entrare nell'organizzazione da Osama Bin Laden.
Al Awlaki fu un caso complesso per la sicurezza americana nel periodo post-11 settembre. Nato in New Mexico da genitori yemeniti, Al Awlaki è stato un imam con incarichi nelle moschee di San Diego e in Virginia e secondo indagini delle autorità americane fu un collegamento di almeno tre dirottatori dell'11 settembre. Dopo l'attacco al World Trade Center, l'imam venne messo sotto sorveglianza dall'Fbi, almeno fino al 2004 quando lasciò gli Usa per tornare in Yemen. Nel 2011, su ordine del presidente Obama, Al Awlaki venne individuato e ucciso da uno strike di un drone. Per gli Usa Al Awlaki era un terrorista e un pericolo per l'America: "Ha diretto il tentativo di far esplodere un aereo nel Natale del 2009 e di un altro attentato nel 2010 quando cercò di far esplodere aerei cargo", disse Obama nel 2010, giustificando la decisione di eliminarlo.
Il nodo di polizia e proprietà privata
I media conservatori e il team di Cuomo durante le primarie hanno scandagliato il patrimonio di tweet e post di Mamdani e scoperto anche altre posizioni controverse. È il caso di un vecchio intervento del socialista a un podcast in cui si parlava di emergenza abitativa e nel quale Mamdani si spingeva a dire che un passo verso l’accesso universale alla casa potrebbe essere "l’abolizione della proprietà privata".
Zohran Mamdani says he'd be in favor of the "abolition of private property" pic.twitter.com/WRs6JEG5tv
— End Wokeness (@EndWokeness) July 17, 2025
"Sì, avete sentito bene", ha scritto su X la deputata repubblicana di New York Elise Stefanik, "Da vero comunista quel è, il comunista Mamdani sostiene "l'abolizione della proprietà privata". Questo è il Partito Democratico di New York".
L'altro problema emerso nelle ultime settimane sono le posizioni estremiste nei confronti della polizia, figlie della stagione di Black Lives Matter. Il comitato elettorale Fix The City che appoggia la candidatura di Andrew Cuomo, ha speso ben 22,4 milioni di dollari per annunci per mostrare alcuni post di Mamdani dopo la sua elezione a deputato statale nel 2020, in particolare uno dei post in cui attaccava il dipartimento di polizia di New York: "Toglietegli i fondi. Smantellatelo". E ancora, un altro post che lo ritrae con la scritta: "Noi chiediamo: togliete i fondi allo NYPD".
Il sito conservatore Washington Free Beacon ha scoperto anche che nel 2020 in un'altra intervista Mamdani si spinse a dire che la polizia non dovrebbe intervenire nel caso di episodi di "violenza domestica". Restando tra i sentimenti anti-americani, Fox News ha scoperto una foto del giovane socialista mentre faceva il dito medio a una statua di Cristoforo Colombo.
Take it down. pic.twitter.com/7Bmis8hnnh
— Zohran Kwame Mamdani (@ZohranKMamdani) June 18, 2020
Un diverso peso dei social
Per il momento, ha notato Politico, una parte delle polemiche sollevate da moderati democratici e repubblicani non ha sortito un grande effetto a New York. Lo stesso Cuomo ha annunciato di voler correre da indipendente alle elezioni dopo la sconfitta alle primarie con un video da 17 minuti, in vecchio stile.
Una scelta completamente diversa dall'impostazione dinamica di Mamdani, che è cresciuto sui social e che attraverso questi ha animato una comunità di volontari che arrivano anche da fuori New York. I sondaggi danno Mamdani avanti sugli inseguitori, ma a livello nazionale aiuta i repubblicani a mettere in luce il livello di radicalità in cui è scivolato il partito democratico.