I biglietti e l'abito: la stella liberal Ocasio-Cortez sotto indagine

La deputata liberal è sotto indagine della commissione etica della Camera Usa per la sua partecipazione al Met Gala dello scorso anno: ecco di cosa è accusata

I biglietti e l'abito: la stella liberal Ocasio-Cortez sotto indagine

Guai per la stella liberal del partito democratico, Alexandria Ocasio-Cortez. Come confermato dal New York Post, il comitato etico della Camera sta indagando sulla deputata beniamina della sinistra statunitense, senza però fornire dettagli sulla natura dell'indagine. Tuttavia, è noto che Ocasio-Cortez sia oggetto di due denunce presentate all'Office of Congressional Ethics per la sua partecipazione al Met Gala dello scorso anno, quando fece scalpore per aver indossato l'abito recante lo slogan "Tax the Rich". Ambedue le denunce sostengono che la deputata socialista, 33 anni, abbia infranto le regole della Camera accettando biglietti gratuiti per partecipare all'evento esclusivo. I deputati sono autorizzati dai regolamenti della Camera Usa a ricevere biglietti gratuiti per eventi di beneficenza direttamente dagli organizzatori.

In quel caso, Ocasio-Cortez e il suo fidanzato Riley Roberts, sarebbero stati invitati direttamente dal Metropolitan Museum of Art. I conservatori, tuttavia, contestano questa tesi poiché nel caso del "Met Gala" gli inviti sono gestiti da una società a scopo di lucro, la casa editrice Conde Nast che pubblica Vogue, il New Yorker e Vanity Fair. Le "bibbie" patinate della sinistra gauche caviar statunitense perfettamente incarnata dalla pasionaria Ocasio Cortez.

La seconda denuncia

La seconda denuncia, presentata dal National Legal and Policy Center, sostiene che l'abito bianco realizzato da Brother Vellies e indossato da Ocasio-Cortez, quello della famosa scritta "Tax the Rich", costituiva un regalo inammissibile perché era "direttamente correlato alla posizione di Aoc" come membro noto del Congresso. "Se Aoc non fosse stata una deputata, non sarebbe stata invitata al Gala", si legge nella denuncia di Nlpc, "e anche se fosse stata invitata come privato cittadino, lo stilista non avrebbe realizzato un abito speciale da indossare all'evento". In una nota, la deputata liberal respinge le accuse e afferma di non aver fatto nulla di male. "La deputata ha sempre preso l'etica incredibilmente sul serio, rifiutando qualsiasi donazione da lobbisti, società o altri interessi speciali", si legge in una dichiarazione. "Siamo fiduciosi che questa questione verrà archiviata". È bene ricordare che i biglietti del Met Gala non sono esattamente alla portata dell'americano medio o di quella popolazione che la pasionaria deputata di sinistra vorrebbe rappresentare dato che costano la bellezza di 30 mila dollari.

Altra figuraccia per la pasionaria deputata di New York

Lo scorso anno emerse inoltre che la stilista Aurora James autrice del chiaccherato abito di Aoc, avrebbe avuto debiti con il fisco in più stati americani, secondo quanto mostrano i registri. La maggior parte degli arretrati di James si concentrano sulla Cultural Brokerage Agency, una llc - società a responsabilità limitata - che ha formato nel 2011 per fungere da società madre del suo marchio di moda, che oggi è noto come Brother Vellies. È uno dei preferiti di star come Beyoncé, Rihanna e Meghan Markle.

La società ha accumulato tre accertamenti fiscali nello stato di New York per un totale di 14.798 dollari, ha confermato al New York Post il Dipartimento statale delle tasse e delle finanze. Ennesima brutta figura per quella che dovrebbe essere la futura stella del partito democratico Usa.

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