"Unità speciali contro il crimine": il piano di Trump per la Guardia Nazionale

Trump ordina la creazione di unità speciali nella Guardia Nazionale per sedare disordini e rafforzare la sicurezza. Crescono le polemiche: i dem accusano la Casa Bianca di militarizzare le città

"Unità speciali contro il crimine": il piano di Trump per la Guardia Nazionale
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Donald Trump cambia la Guardia Nazionale. Il 25 agosto il presidente ha siglato una serie di ordini esecutivi, tra questi ce n'è uno che cambia il modo in cui si muove una parte della guardia nazionale. Il provvedimento incarica il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, di creare "unità sociali" all'interno della Guardia nazionale che saranno "addestrate ed equipaggiate in modo specifico per questioni di ordine pubblico". Un segno evidente, ha scritto la Cnn, che la Casa Bianca vuole espandere il ruolo dell'esercito nella gestione dell'ordine pubblico.

L'ordine esecutivo prevede che il Pentagono si impegni a "garantire che la Guardia Nazionale e la Guardia Nazionale Aerea di ogni Stato siano dotate di risorse, addestrate, organizzate e disponibili ad assistere le forze dell'ordine federali, statali e locali nel sedare disordini civili e garantire la sicurezza e l'ordine pubblico ogniqualvolta le circostanze lo richiedano". Per fare in modo che tutto questo funzioni Hegseth dovrà individuare il numero appropriato di membri addestrati della Guardia Nazionale di ogni Stato, ma soprattutto dovrà creare "una forza di reazione rapida permanente che sarà disponibile per un rapido dispiegamento a livello nazionale”. Nel presentare l'ordine esecutivo, Trump ha detto di non escludere che il Congresso possa trasformare il provvedimento in una legge e che i democratici potrebbero votare a favore.

Il salto di qualità

Nelle ultime settimane la Casa Bianca ha allargato l'utilizzo della Guardia nazionale in tutto il Paese, ma in particolare nelle città a guida democratica. Il primo episodio risale a giugno quando Trump ha deciso di schierare la Guardia a Los Angeles per porre fine alle proteste anti Ice che imperversavano nella città. Più di recente l'ha fatto intervenire a Washington sull'onda di un presunto problema di criminalità non suffragato dai numeri.

La Guardia nazionale, è bene ricordarlo, è un contingente che viene utilizzato dai governatori degli Stati (Washington DC, esclusa) in caso di gravi problemi di ordine pubblico sia per eventi naturali estremi come terremoti o alluvioni, sia per questioni di sicurezza come rivolte violente. Il presidente può scegliere di schierare in autonomia la milizia invocando l'Insurrection Act del 1807.

La scelta di creare "unità speciali" arriva dopo giorni di escalation. Nei giorni scorsi il Pentagono ha rilasciato una direttiva che autorizzava il personale della Guardia nazionale schierata a Washington di portare armi da fuoco. Un funzionario ha spiegato alla Cnn che alcuni soldati portano fucili M4 mentre la polizia militare usa principalmente una pistola M17. Oggi per le vie della capitale sono presenti 2.274 uomini della milizia, 1.300 dei quali arrivati da vicini Stati repubblicani come West Virginia, Sud Carolina, Mississippi, Ohio, Louisiana e Tennessee.

Le prossime città nel mirino

Negli ultimi giorni il presidente ha detto che il "modello Washington" potrebbe essere esportato in altre città come Chicago, New York e Baltimora. Trump ha detto che le truppe potrebbero partire presto, con un preavviso di 24 ore, ma che per il momento ha detto di voler aspettare che siano i singoli governatori a chiedere l'attivazione della milizia. Probabilmente, ha detto Trump, la Guardia nazionale verrà attivata lo stesso. Una situazione che ha creato diverse scintille coi democratici, in particolare i sindaci di Chicago e Baltimora e i relativi governatori come JB Pritzker dell'Illinois e Wes Moore del Maryland.

Ufficialmente l'operazione di Trump serve per ridurre il tasso di criminalità delle città, ma l'obiezione più diffusa in casa democratica è che i numeri sono in calo da due anni. Solo a Washington il numero di crimini commessi nel 2025 è più basso del 2024. E in generale tutti gli indicatori sono in calo. A Chicago dal 2023 la criminalità è scesa del 15%, più nel dettaglio le sparatorie sono scese del 38% rispetto al 2024, così come sono diminuiti omicidi e rapine: -32%.

Se è vero che Trump per ora frena sul dispiegamento della Guardia nazionale a Chicago, è altrettanto vero che fonti del Pentagono hanno detto al Washington Post che il dipartimento lavora da settimane al dispiegamento di uomini nella città del vento. Un dispositivo che potrebbe essere pronto per l'inizio di settembre. Gli stessi funzionari hanno però aggiunto che al momento l'ipotesi resta sul tavolo ma non è concreta.

JB Pritzker, governatore dell'Illinois, si è rivolto direttamente a Trump: "Non c'è bisogno dell'esercito, non venite qui", ha avvertito il miliardario democratico. "La sicurezza della popolazione dell'Illinois è sempre la mia massima priorità.

Non esiste alcuna emergenza che giustifichi che il presidente degli Stati Uniti dispieghi la Guardia Nazionale da altri Stati o invii militari in servizio attivo all'interno dei nostri confini", ha dichiarato Pritsker accusando Trump di "abuso di potere".

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