
La polemica sul partito Afd in Germania è viva: il partito è stato bollato dai servizi segreti come compagine "estremista". Una definizione forte che per molti è il preludio di una richiesta di scioglimento, che però richiede tempo e non può essere inoltrata così alla leggera, anche per le implicazioni che potrebbe avere. E mentre le sinistre esultano per questa definizione, Massimo Cacciari dalle colonne de Il Fatto Quotidiano dà una lezione di democrazia sottolineando che sarebbe "folle per un partito con il 20%" essere escluso dai contributi pubblici. In effetti, al momento Afd è il partito preferito dai tedeschi e gode del 27% delle preferenze nelle intenzioni di voto.
"Una cosa è l’ostracismo che si legge dai comportamenti dei padroni dei media e dei social, che non danno più spazio a questi movimenti, altra cosa sarebbe una messa fuori legge formale che al momento non c’è", ha aggiunto il filosofo, secondo il quale, però, se dovesse accadere, "sarebbe l’ennesimo atto che attesterebbe il suicidio delle élite". Che le destre, con tutte le varie sfumature, stiano avanzando in Europa è una certezza ed è anche una risposta alle politiche popolari delle sinistre. Ma secondo Cacciari non possono essere sconfitte tramite la legge: "Se esistono norme che vietano l’apologia del fascismo, come di qualsiasi ideologia, si può discutere nel merito del comportamento politico se sia razionale o no metterle in campo. Puoi anche decidere di arrestare tutti quelli che cantano Faccetta nera o che fanno il saluto romano. Ma se si mette fuorilegge chi sta al 20% dei consensi ci si aspetti di vederli salire al 30 o 40%".
Un ragionamento di logica e realismo quello di Cacciari, che a sinistra non sono più in grado di fare e che si rafforza quando l'ex sindaco di Venezia sottolinea che "le destre sono al governo in tutta Europa, come si può pensare di metterle fuori legge? Bandire AfD che in certe aree è in maggioranza o governa è un suicidio. Se la democrazia vuol spararsi nelle palle faccia pure".
E una democrazia che fa leva sugli strumenti legali per sconfiggere l'avversario, spiega Cacciari, "finirebbe di essere una democrazia" perché "le idee politiche si combattono con le idee, con la politica, con l’organizzazione della società, con il buon governo. Se la democrazia non sa difendersi con armi politiche, con la credibilità e l’autorevolezza delle strategie e degli atti che compie, crepa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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