Il governo laburista inglese, che politicamente si colloca a sinistra, ha annunciato una poderosa stretta sui migranti irregolari che attraversano i confini del Paese per mano del ministro degli Interni, Shabana Mahmood, che vuole apportare modifiche al sistema di asilo nel Regno Unito, nel tentativo di placare i crescenti timori sull'immigrazione. L'immigrazione illegale, ha detto Mahmood come riportato dalla BBC, "sta facendo a pezzi il Paese" e anche per questo motivo tra le ipotesi che sono a vaglio e che verranno presentate nei prossimi giorni potrebbe esserci anche l'aumento del tempo minimo a 20 anni per ottenere la residenza permanente per i richiedenti asilo. Attualmente, coloro che ottengono lo status di rifugiato lo mantengono per cinque anni, dopodiché possono richiedere un permesso di soggiorno a tempo indeterminato e infine la cittadinanza. Inoltre, se i Paesi di provenienza diventassero sicuri, gli asilanti che non hanno ancora ottenuto la residenza e la cittadinanza sono tenuti a tornare nel proprio Paese, a meno che non dimostrino di essersi inseriti adeguatamente nella società.
Ma non solo, perché pare che Mahmood stia lavorando anche a un sistema in base al quale i soggetti che hanno ottenuto l'asilo nel Paese vengano costantemente sottoposti a controlli per verificare che la loro presenza nel Regno Unito rispetti le leggi e sia adeguata al tessuto sociale britannico. Inoltre, è prevista è prevista una modifica alle leggi che garantiscono alloggio e sostegno finanziario ai richiedenti asilo, con l'inserimento del supporto discrezionale, quindi se passasse la modifica il si potrà negare l'aiuto a coloro che possono lavorare o hanno beni. Mahmood ha presentato il pacchetto di proposte come "la riforma più radicale per contrastare l'immigrazione illegale nei tempi moderni", progettata per "ripristinare il controllo e l'equità del sistema".
Mahmood ha anche dichiarato al programma Sunday with Laura Kuenssberg della BBC di considerare l'affrontare la migrazione illegale come una "missione morale". Si tratta di una presa di posizione decisa da parte del governo di Keir Starmer, che non ha mai negato di voler contrastare l'immigrazione illegale, come testimoniano i contatti anche con Giorgia Meloni. L'obiettivo dei cambiamenti è quello di rendere il Regno Unito una destinazione meno attraente per chiunque pensi di trasferirsi, complicando la burocrazia e le regole per ottenere i benefici.
"So che la migrazione illegale sta causando enormi divisioni qui nel nostro Paese, e credo che dobbiamo agire se vogliamo mantenere il consenso pubblico per l'esistenza stessa di un sistema di asilo", ha dichiarato Mahmood.