L'Ue tratta ma avvisa: "Controdazi dal 6 agosto". Meloni: "No alla guerra commerciale"

L’Ue tenta il dialogo e manda una delegazione a Washington, ma prepara contromisure. Meloni: evitare guerra commerciale, accordo prima di agosto

L'Ue tratta ma avvisa: "Controdazi dal 6 agosto". Meloni: "No alla guerra commerciale"
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Proseguono senza sosta le trattative sui dazi. L'Ue dà priorità al dialogo dopo la lettera di sabato di Donald Trump, ma le contromisure sono pronte. La delegazione di Bruxelles è in viaggio verso gli Usa per trattare, ma l'indicazione è chiara: i primi controdazi - dal valore di 21 miliardi di euro - scatteranno il 6 agosto in caso di mancato accordo. Un intervento finora congelato per favorire la trattativa, ma sempre sul tavolo. Per quanto concerne il secondo pacchetto da 72 miliardi di euro, ora al vaglio dei Paesi membri e pensato per reagire alle misure statunitensi su dazi reciproci e auto, sarà valutato "in base all'evoluzione delle trattative".

Sul dossier è tornata anche Giorgia Meloni al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il cancelliere federale dell'Austria Christian Stocker. "Abbiamo parlato dei negoziati commerciali in corso tra l'Unione europea e gli Stati Uniti e siamo d'accordo sul fatto che occorrerà scongiurare una guerra commerciale tra le due sponde dell'Atlantico" la linea del primo ministro: "Continueremo, insieme con gli altri leader europei e con la commissione europea a lavorare per un accordo che possa essere reciprocamente vantaggioso. Accordo che deve essere concluso prima del prossimo primo di agosto".

L'obiettivo è quello di risolvere la questione attraverso il dialogo, strada principale per arrivare a un'intesa equa. La Meloni ha evidenziato che la priorità "rimane rafforzare l'occidente nel suo complesso, rendere ancora più forte le nostre economie che sono già strettamente interconnesse: tutti gli altri scenari sarebbero totalmente insensati nell'attuale contesto". E, ancora, un accordo sui dazi "reciprocamente vantaggioso" fra Washington e Bruxelles "deve essere concluso prima del primo agosto".

I dazi oltre il 10 per cento non sono sopportabili, l'Ue negozi "senza mollare un centimetro". Questa l'indicazione del ministro Giancarlo Giorgetti. Intervistato in video collegamento per i 165 anni del Corriere Adriatico, il titolare dell'Economia ha spiegato che dopo che il "paese aveva messo a posto le cose e i conti", e riacquistato "credibilità" sui mercati, con Trump "c'è stata una riscrittura degli equilibri economici e politici", non solo nei rapporti commerciali ma anche in termini "nuova tassazione internazionale, nuovo ruolo del dollaro e delle criptovalute". Giorgetti ha evidenziato che un "ragionevole compromesso" è "troppo importante", aggiungendo che tariffe al 10 per cento sarebbero un "risultato ragionevole ma credo che in questo momento non sia esattamente nella disponibilità dell'amministrazione Trump però non si può andare molto lontano da questo numero o insostenibile".

Tornando al dialogo con il cancelliere austriaco Stocker, la Meloni ha espresso soddisfazione per il cambio di strategia di Donald Trump: "Continuiamo a non vedere passi avanti sul lato russo: la Russia continua a colpire civili con attacchi sempre più brutali, che dimostrano quanto poco Mosca sia impegnata a costruire la pace che tutti perseguiamo, nonostante la volontà di dialogo dell'amministrazione Trump, che Putin ha deciso di non accogliere. Vediamo un cambio di postura da parte degli Stati Uniti e lo salutiamo positivamente". Altro dossier centrale a livello internazionale è il Medio Oriente.

La Meloni ha rimarcato di aver condiviso con il collega austriaco "l'assoluta urgenza di un cessate il fuoco a Gaza, che possa condurre al rilascio degli ostaggi e permettere di fornire alla popolazione civile assistenza umanitaria". "L'impegno dell'Unione europea è senz'altro positivo" ha aggiunto: "Da parte mia continuo quotidianamente a lavorare per sostenere i mediatori".

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