
La segretaria del Pd, Elly Schlein, non ha dubbi: «Giorgia Meloni non sa dire di no all'amico Trump», dando per scontato che sia impossibile pensarla come Trump sulla necessità di un aumento delle spese militari dei Paesi europei. Secondo la Schlein se non la pensi come la sinistra saresti a prescindere succube di qualcuno, dimenticando che la Meloni è stata eletta primo ministro proprio perché la pensa più come il presidente americano che come la segretaria del Pd. In realtà semmai è esattamente l'inverso: se non vuoi essere succube dell'America non puoi pretendere di non pagare la quota sociale della Nato per la banale regola che decide chi paga, i morosi bene che vada subiscono le decisioni altrui in silenzio e a testa bassa. Io non credo, peraltro non risulta, che Giorgia Meloni sia una appassionata di cannoni e missili. Penso che la premier abbia a cuore la sicurezza nazionale e da persona seria intenda onorare gli impegni di contribuire alla difesa europea presi dai suoi predecessori, da Renzi a Draghi passando per Gentiloni e Conte. Senza contare che una parte degli investimenti in difesa e sicurezza non riguardano solo armamenti ma anche infrastrutture e tecnologie il cui costo rientra strada facendo nelle casse pubbliche sotto forma di maggior crescita economica e quindi di gettito fiscale. Quando si dice che l'Europa non conta sullo scacchiere internazionale si dice una verità, ma non si può pretendere di contare con i soldi degli altri. Secondo gli accordi presi ieri al vertice Nato abbiamo dieci anni di tempo per metterci in pari con gli obiettivi, ci sarà tempo e modo di trovare la strada giusta, certamente con un occhio al portafoglio ma con l'altro ben vigile sull'evoluzione della situazione internazionale.
Sarà banale dirlo ma libertà e sicurezza hanno un costo alla pari di qualsiasi altra esigenza vitale per una nazione che, per l'appunto, prova a essere amica di tutti soprattutto di chi condivide i suoi principi fondanti ma allo stesso tempo non vuole essere succube di nessuno. Neppure, per intenderci, della sinistra che ha perso le elezioni e pretende di dettare agenda e regole dopo aver reso deboli e fragili con le sue politiche sciagurate sia l'Italia che l'Europa.