164 anni di Forze Armate. "Profonda gratitudine"

Il messaggio di Meloni per l'anniversario dell'Esercito. Mattarella: "Ringraziamento per il costante operato al servizio della Patria"

164 anni di Forze Armate. "Profonda gratitudine"
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Dall'Armata Sarda al Regio Esercito, da questo all'Esercito Italiano. Tante le tappe e gli avvenimenti di una storia, quella del nostro esercito, lunga 164 anni, dal 4 maggio 1861 a ieri. Una storia che inizia nello stesso anno dell'unità nazionale e che corre parallela a quello dell'Italia unita: il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia, e appena un mese e mezzo dopo grazie a un regio decreto venne costituito ufficialmente l'Esercito Italiano, riconvertendo appunto l'Armata Sarda e unificando le forze armate preunitarie che si trovavano nella Penisola.

E proprio ieri il Capo della Stato, Sergio Mattarella, ha voluto inviare un messaggio al generale Carmine Masiello, Capo di Stato maggiore della componente terrestre delle Forze Armate, per celebrare l'anniversario. «La dedizione, l'impegno profusi dalle donne e dagli uomini dell'Esercito nel contesto internazionale così carico di instabilità e minacce, rappresentano un punto di forza per la Repubblica», attacca Mattarella, che prosegue: «Il ruolo dell'Italia nella comunità internazionale, per far sì che si affermino i valori di pace e cooperazione propri alla Costituzione, sa di potersi avvalere di professionalità e di competenze di assoluto livello nelle proprie Forze Armate, così come per la cornice di sicurezza offerta nelle missioni presenti sul territorio nazionale». Il presidente della Repubblica rivolge poi, in occasione della ricorrenza, «l'omaggio della Repubblica alla memoria dei caduti», mentre ai soldati dell'Esercito va «il ringraziamento per il costante operato al servizio della Patria». «In questa giornata di festa conclude Mattarella - giungano a voi tutti, Ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa, personale civile dell'Esercito e alle vostre famiglie, il saluto e l'augurio più calorosi. Viva l'Esercito, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!».

Anche la premier Giorgia Meloni sceglie, per fare gli auguri di compleanno all'Arma di Terra, di esprimere «a nome mio e del Governo profonda gratitudine alle donne e agli uomini dell'Esercito Italiano che ogni giorno servono l'Italia con coraggio, impegno e spirito di sacrificio, in Patria e nelle missioni internazionali. A loro va il nostro ringraziamento per il contributo essenziale alla sicurezza e alla difesa della nazione».

Anche Meloni dedica poi «un pensiero commosso» a quanti hanno «perso la vita indossando l'uniforme: il loro esempio vive nella memoria di tutti noi». «Grazie a ciascuno di voi. Viva l'Esercito Italiano», conclude la presidente del Consiglio nel suo messaggio. E «gratitudine» e «vicinanza alle donne e agli uomini in divisa che, in Italia e all'estero, servono ogni giorno la nostra nazione con onore e dedizione» li esprime anche la seconda carica dello Stato, il presidente della Camera Ignazio La Russa, che non manca di ricordare «i caduti e i loro familiari, custodi silenziosi di una memoria che è patrimonio di tutti». Gli fa eco, dall'altro braccio del Parlamento, il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana: «In occasione dell'anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano spiega Fontana - desidero esprimere la più profonda gratitudine agli uomini e alle donne che ogni giorno sono al fianco delle nostre comunità, difendendo la libertà, la sicurezza e i valori democratici».

Anche la terza carica dello Stato dedica «un pensiero riconoscente alla memoria dei caduti e ai loro familiari», ricordando peraltro come, «in un contesto segnato da forti instabilità e cambiamenti geopolitici, l'Esercito rappresenta un baluardo di pace e solidarietà».

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