Dal buen retiro in America Centrale, e nonostante le beghe familiari, Alessandro Di Battista detta la sua linea di politica estera. E così, dopo l'annuncio di Donald Trump sul ritiro dalla Siria, Dibba incorona il presidente Usa come "il migliore della storia in politica estera". Ma non è l'unica dichiarazione curiosa del leader pentastellato.
Secondo Di Battista, Trump "ha contro i poteri forti", mentre il predecessore, Barack Obama è "un golpista". E questo è un segnale abbastanza chiaro non solo del percorso politico che sta intraprendendo il leader carismatico dei 5 Stelle, ma anche su come si orienteranno i pentastellati nel prossimo anno, visto che Di Battista è pronto a rientrare in Italia.
Certo è curioso che per il pentastellato Trump sia il migliore presidente americano quando i vari leader sudamericani sono stati suoi punti di riferimento, da Evo Morales a Rafael Correa, con il Venezuela, che come ricorda Il Corriere, Dibba definiva "in un'intervista al Manifesto del 2015, vittima di 'ingerenze' e prove 'di colpo di Stato' all'interno di un disegno 'conservatore a livello planetario per fermare il cambiamento'". Poi ha cambiato idea parlando di "errori da entrambe le parti". Così come è interessante l'appoggio a Trump che è uno dei primi sostenitori del Tap, il gasdotto che in Puglia ha spaccato il Movimento e che per molti elettori grillini è stato il simbolo del tradimento.
Ma non c'è solo questo nella politica estera di Di Battista. In un'intervista per La Stampa, dichiarava: "Con noi al governo i rapporti con la Russia di Putin si faranno più intensi".
E in questo, arriva anche l'assist a Bashar al-Assad contro Hillary Clinton: "Lei avrebbe voluto fargli fare la fine di Gheddafi e la Siria vivrebbe ora ancora più morte e distruzione di quanto non abbia già vissuto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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