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Berlusconi ricoverato, Zangrillo: "La situazione è tranquilla e confortante"

Da ieri Berlusconi è ricoverato per il Covid. Zangrillo: "Blando coinvolgimento polmonare. Monitoraggio per 7 giorni"

Berlusconi ricoverato, Zangrillo: "La situazione è tranquilla e confortante"

"La situazione è tranquilla e confortante". Alberto Zangrillo ci ha tenuto a metterlo subito in chiaro. Oggi pomeriggio, durante la conferenza stampa nell'aula San Crisostomo dell'università San Raffaele di Milano, ha voluto fare il punto sul ricovero di Silvio Berlusconi per "evitare ulteriore disinformazione" viste anche le "ricostruzioni fantasiose" che sono state fatte da una certa stampa nelle ultime ore. La scelta del ricovero è stata presa dal momento che il paziente risulta "a rischio per l'età e le condizioni pregresse", ma il Cavaliere ha tutti parametri "rassicuranti", non è intubato e respira autonomamente. E tutto questo porta il primario di anestesia e rianimazione ad essere "ottimista".

Il ricovero al San Raffaele

Il ricovero in ospedale durerà qualche giorno. "Non ho detto alcune decine ma qualche giorno come prevedono i protocolli". Anche su questo punto Zangrillo ha voluto essere estremamente chiaro per evitare altre speculazioni giornalistiche. La positività al Covid-19 è stata rilevata mercoledì scorso quando Berlusconi era ancora asintomatico. Ieri sera, però, il primario del San Raffaele ha ritenuto di fare una visita che lo ha portato a individuare un "blando coinvolgimento polmonare". Per questo ha ritenuto opportuno un approfondimento diagnostico le cui risultanze lo hanno consigliato a ricoverare l'ex premier. "I suoi 84 anni obbligano ad assoluta cautela".

La decisione è stata comunque presa soltanto "a scopo precauzionale". "Tutte le narrazioni relative ai supporti di ossigenoterapia sarebbero anche plausibili, ma oggi appartengono alla fantasia di qualcuno - ha messo in guardia - non ci sarebbe nulla di male a fare un minimo di ossigenoterapia. Il fatto di arricchire la miscela che noi respiriamo può essere utile in certe fasi, ma non adesso". Allo stato attuale resta, dunque, il "blando coinvolgimento polmonare", e cioè una "forma di infezione polmonare in una fase iniziale" che "è stata individuata nei tempi giusti, molto precocemente".

La situazione clinica del Cav

In linea generale, come assicurato più volte da Zangrillo incontrando la stampa per il bollettino medico del Cavaliere, la situazione clinica resta "tranquilla e confortante" con indici clinici che risultano compatibili con quanto osservato dai medici prima clinicamente e poi in diagnosi. Per questo per Berlusconi è stato predisposto un "regime di ricovero normale, in una camera dotata di tutti i meccanismi di tutela per il paziente e per soggetti terzi". Ovviamente gli è stato prescritto riposo assoluto. "E non è stato facile convincerlo... come sempre, però, l'uomo è pronto e intelligente, ne ha convenuto ed è contento della decisione presa", ha raccontando il primario ammettendo che "l'umore (dell'ex presidente del Consiglio, ndr) non è dei migliori".

Il virus "clinicamente morto"

Durante la conferenza stampa Zangrillo è poi tornato sull'emergenza sanitaria in Italia. Settimane fa aveva dichiarato che il coronavirus è "clinicamente morto". Oggi pomeriggio ha spiegato che il tono usato è stato "forte, probabilmente stonato", ma fotografava comunque "quello che vedevamo in quel momento". E, per non farsi tirare per la giacchetta da chi lo vuole annoverare nel girone dei negazionisti, ha voluto rimarcare con forza di non aver mai detto che questo virus non esiste, che non è stato letale e pericoloso. Anzi è stato uno dei primi studiosi a dichiarare alla fine dello scorso aprile che bisognerà imparare a convivere con il Covid-19. Ora, ha poi concluso il primario del San Raffaele, la speranza è di evitare "l'entrata di pazienti veramente gravi, critici, 'serious' in inglese, che fortunatamente in questo momento non ci sono".

Zangrillo non nega che che nei prossimi giorni ci possa essere un ulteriore incremento dei contagi. La speranza è che i contagiati rimangano sempre percentualmente contenuti. Se ci fermiamo tuttavia a studiare quanto osservato nell'ultimo mese in termini epidemiologici, i soggetti sintomatici sono "una piccolissima percentuale". Un'evidenza che dovrebbe confortare l'interaa comunità scientifica. "Per quanto riguarda il decorso clinico - ha concluso Zangrillo - abbiamo visto che le risultanze epidemiologiche che seguono alla ospedalizzazione sono molto contenute".

In serata, intervenendo ai microfoni di in Onda, su La7, il professor Zangrillo ha parlato ancora delle condizioni di salute del Cavaliere.

E il vento che soffia è quello dell'ottimismo, come lo stesso professore ha affermato: "Confermo nel modo più assoluto, anche perchè se no forse avrei un altro viso, che in questo momento è in respirazione spontanea con dei parametri vitali monitorati che sono assolutamente rassicuranti. Ormai siamo quasi a 24 ore di sorveglianza attiva monitorata e tutto volge al meglio, per cui diciamo che sono portato ad un atteggiamento di ottimismo".

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