Nino Materi
Non basterà «bere almeno due litri di acqua» (non vino o grappa), raccomandano gli arsuralisti dell'idratazione; «evitare di uscire nelle ore più calde» (anche se tutti sognano di fare footing a mezzogiorno), precisano i canicolanti dello sport; «mangiare frutta e insalata» (mica maiale stufato) spiegano i solleonedietologi; «indossare abiti leggeri» (altro che cappotti con collo di pelliccia, ndr) sottolineano afastilisti.Sarà tutto inutile, perché con 50 gradi non hai scampo da «Lucifero». Se non quello di tapparsi in casa con l'aria condizionata, ma senza esagerare («perché l'aria condizionata fa male»), ricorda il solito sputasentenze grondante sudore.
Il ministro della Sanità ha stilato intanto l'elenco delle città «col bollino rosso» che per tutta la settimana saranno a rischio squagliamento: «Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo». Se risiedete qui, traslocate.
Imperdibile la seguente raccomandazione: «Attenti agli effetti delle alte temperature, soprattutto per quanto riguarda anziani, bambini e persone malate». Perché - è risaputo - quando fuori il sole picchia senza tregua, le famiglie tendono a far prendere la tintarella sul balcone proprio ad «anziani, bambini e persone malate».
Immancabile anche il tormentone sulle «temperature percepite»: in passato se la temperatura era, ad esempio, 35 gradi, si diceva che c'erano 35 gradi, e amen; adesso invece no: se la temperatura è 35 gradi, ecco spuntare il sapientone che ti dice: «il termometro segna 35, ma il nostro corpo ne percepisce dieci di più...». Anche se del fenomeno non pare ci siano risultanze scientifiche.
In compenso - «secondo gli esperti» - quelli che stiamo vivendo «potrebbero essere i giorni in assoluto più caldi dell'anno». «Potrebbero», ma pure qui non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le «punte massime» di ieri, il sito dell'Aeronautica militare mette invece la mano sul fuoco: «Caldo record («record», altra parola gettonatissima del meteo estivo, ma anche di quello invernale) in Sardegna: a Capo San Lorenzo la temperatura «percepita» (occhio al meteo-bluff) alle 15 era di 50 gradi e «termometro bollente» (geniale novità linguistica) anche a Napoli dove i gradi «avvertiti» sono 49, a Ferrara (48) e a Rimini (47). E poi: «Caldo record (rieccolo!) per il primo giorno di agosto ad Alghero, con 42 gradi registrati contro i 40,4 dell'agosto 2013.
All'Aquila ieri sono stati raggiunti i 38 gradi, temperatura estrema per una città a 721 metri sul livello del mare. Su gran parte dell'Italia la sensazione di caldo è uguale o superiore a 40 gradi».A conferma che - questa sì che è davvero originale - «non ci sono più le mezze stagioni».
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