
Prima del ministro, tocca al suo compagno. Dopo nove mesi dall'inizio, entra nel vivo l'udienza preliminare a carico di Daniela Santanchè (nella foto) e del suo compagno Dimitri Kunz: oggi al settimo piano del tribunale di Milano, davanti al giudice Tiziana Gueli, è previsto l'interrogatorio di Kunz che attraverso i suoi legali ha nelle scorse settimane fatto sapere al giudice di essere pronto a rispondere a tutte le domande. L'accusa anche per lui, come per il ministro del Turismo, è di truffa all'Inps: alla base del reato, secondo la Procura della Repubblica milanese, ci sono 126mila euro di sussidi che Visibilia, la società della Santanchè, avrebbe ricevuto dall'ente previdenziale durante la pandemia Covid per la cassa integrazione di tredici giornalisti che in realtà continuavano a lavorare.
L'interrogatorio di Kunz è di fatto la prova generale dell'udienza più attesa, quella che - verosimilmente dopo le vacanze - vedrà presentarsi davanti al giudice la Santanchè. Per il ministro del Turismo è una battaglia cruciale, nei mesi scorsi ha cercato senza riuscirci di spostare il processo a Roma e di fare modificare il capo d'accusa in uno più lieve, che suonasse meno incompatibile con il suo ruolo nell'esecutivo. Sa che se l'udienza terminasse con il suo rinvio a giudizio per truffa allo Stato sarebbe la stessa maggioranza, e non più solo l'opposizione, a chiederle di fare un passo indietro. Così si prepara, quando verrà il suo turno, a spiegare con forza al giudice preliminare Tiziana Gueli di non essersi mai occupata dei rapporti con l'Inps, e che comunque erano stati i redattori delle testate a spiegare che i giornali si sarebbero potuti realizzare anche lavorando qualche giorno in meno.
Dalla loro parte, sia Kunz che la Santanchè hanno le dichiarazioni rese nell'udienza del 20 maggio da Paolo Concordia, il consulente esterno di Visibilia che gestiva le pratiche del personale, anche lui sotto processo: "Le decisioni sui pagamenti ai dipendenti, compreso il capitolo della cassa integrazione, le gestivo io, me ne sono occupato io della Cig", ha detto Concordia. È una versione simile alla spiegazione che già durante le indagini Concordia aveva fornito ai pm senza convincerli troppo, tanto che avevano chiesto comunque il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, ma il giudice potrebbe tenerla in maggior conto. Altro elemento a favore della Santanchè potrebbe essere la decisione dell'Inps di revocare la costituzione di parte civile, dopo che l'intera somma oggetto del processo era stata risarcita.
Già oggi l'andamento dell'interrogatorio di Kunz potrebbe fare capire quanto gli argomenti della difesa siano in grado di fare breccia del giudice preliminare Gueli: che è già stata trasferita a un altro ufficio, e che questo processo lo sta portando avanti contro la sua volontà per ordine dei capi. Ma che pare intenzionata a capire fino in fondo come sono andate le cose.