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Domani il volume in tv. Vespa torna e raddoppia: "Porta a porta" e striscia

Il direttore del "Giornale" e la premier ospiti del salotto, giunto alla ventinovesima edizione. E dopo il Tg1 si riparte con "Cinque minuti"

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In una Rai dove tanti colleghi hanno infilato la porta di uscita, lui non solo resta una salda colonna, ma ci si trova così bene che ricomincia «come fosse il primo giorno di scuola» con le sue trasmissioni raddoppiate: lo storico «Porta a Porta» arrivato all'edizione numero 29 e anche «Cinque minuti».

La striscia quotidiana delle 20,30 dopo il Tg1, partita come esperimento in primavera, da ieri va in onda per tutta la stagione autunno-inverno. E Bruno Vespa che, certo, non è un campione di diplomazia, si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo questi mesi in cui ha visto montare decine di polemiche sulla tv di Stato e sulla rivoluzione a destra.

Bando alla politica, lui parla di share, spot e soldi e rivendica che «Porta a porta» con due interruzioni pubblicitarie che portano via spettatori «porta alle casse di questa azienda molto più del doppio del suo costo». E aggiunge: «Lo dico invitandovi (ai giornalisti presenti in conferenza stampa) a verificare quanto costano e quanto rendono o hanno reso trasmissioni di grande blasone, che sembrano aver arricchito la Rai, e in realtà sono costate parecchi soldi».

I presenti leggono ovviamente il riferimento a Fabio Fazio. Vespa replica «non mi riferisco a lui, o comunque, non solo a lui». E, stuzzicato, aggiunge: «Da Fabio si dovrebbe andare a scuola di contratti, per imparare come si fanno» (il riferimento è al cachet alto che aveva in Rai e che, ancor più, avrà a Discovery). Inoltre «gli altri colleghi che se ne sono andati non mi sembra siano stati epurati», «hanno trovato altre collocazioni soddisfacenti, Bianca Berlinguer e Pier Silvio Berlusconi hanno avuto un'ottima idea, Lucia Annunziata era stata riconfermata e ha scelto diversamente».

Dunque ieri è ripartito «Cinque minuti», dopo il Tg1 delle 20, che oggi salta il turno per la partita degli azzurri. «L'esperimento di primavera è andato molto bene, per una media di quasi 4.200.000 spettatori e ci ha mostrato che spesso le persone sono più interessate ad approfondire le questioni politiche e di cronaca rispetto ad ascoltare i personaggi dello spettacolo».

«Porta a porta» ricomincia stasera (in onda come sempre al martedì, mercoledì e giovedì in seconda serata). Tema principale da affrontare la tremenda situazione del Parco Verde di Caivano dove sono state violentate le due cuginette. «Sappiamo che la maggiore delle due, che ha compiuto 13 anni lontano da mamma e papa, è stata usata per tre, quattro anni, quindi già dai nove anni. Si parla di una situazione al di là dell'ordine pubblico - sottolinea Vespa - serve una totale ricostruzione morale».

Domani Vespa si gioca l'asso sia a «Porta a porta» sia a «Cinque minuti»: in studio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Ospite anche Alessandro Sallusti di cui esce oggi il volume «La versione di Giorgia» che raccoglie la visione della vita e del mondo della premier.

Seguiranno nelle settimane successive i due leader dell'opposizione, Giuseppe Conte, capo del Movimento 5 Stelle ed Elly Schlein, segretaria del Pd.

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