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Ecco Camera e Senato se si andasse a votare oggi con il Germanicum

Il nuovo Parlamento verrebbe rivoluzione qualora venisse approvata la legge elettorale proporzionale. A Renzi andrebbe appena un senatore

Ecco Camera e Senato se si andasse a votare oggi con il Germanicum

Qualora i rapporti di forza tra i partiti si confermassero essere alle urne quelli registrati dai sondaggi realizzati in queste settimane dai principali istituti demoscopici italiani, se si andasse al voto con proporzionale puro del Germanicum – o Brescellum – si avrebbe un Parlamento rivoluzionato.

Procediamo con ordine. Visto il "no" dei giudici della Corte Costituzionale che hanno bocciato la richiesta di referendum avanzata dalla Lega per abolire la quota proporzionale della legge elettorale attualmente in vigore – il Rosatellum – ecco che si fa sempre più concreta la possibilità per il Belpaese di avere un "nuovo" sistema elettorale proporzionale. Alla tedesca. Da qui, appunto, l'appellativo di "Germanicum".

Ad avanzare una legge elettorale nel solco del proporzionale puro ci ha pensato negli scorsi giorni il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Brescia: ecco spiegato, allora, anche il nomignolo di “Brescellum”.

Avendo tutti i dati a disposizione e avendoli concentrati nella sua "Supermedia" della settimana, ecco che YouTrend ha realizzato una simulazione per spiegare come sarebbe la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Nel suo lavoro, YouTrend tiene in considerazione, per l'emiciclo di Montecitorio e quello di Palazzo Madama l’entrata in vigore della riforma che taglia il numero degli eletti e che, appunto, darebbe all'Italia una Camera di 400 posti e una Senato di 600. In soldoni, dai 945 parlamentari attuali si scenderebbe di 345 unità, a 600 tondi-tondi.

Ecco il Parlamento col Germanicum

Nell'Aula di Montecitorio il centrodestra unito non avrebbe rivali. Trainato dalla Lega – che potrebbe contare su 143 scranni, la coalizione metterebbe insieme 222 voti. Oltre ai 143 del Carroccio, ecco i 49 di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e il 30 degli azzurri di Forza Italia capitanati da Silvio Berlusconi.

Il Partito Democratico, invece, si fermerebbe a 86, mentre il Movimento 5 Stelle a 76. L’asse giallorosso occuperebbe 162 poltrone. Sarebbe invece solo cinque i seggi per Italia Viva di Matteo Renzi, e due quelli per la Svp- Südtiroler Volkspartei.

Nell'emiciclo di Palazzo Madama la stessa storia, con il centodestra primo, anzi primissimo con 112 su un totale di 200.

Il Pd ne avrebbe 43, mentre sarebbero 37 quelli per i senatori pentastellati e appena uno per Iv di Renzi.

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