Fazzolari: "Garanzie a Kiev per scoprire se Putin bluffa"

Il sottosegretario: "Trump ha sbloccato lo stallo, ruolo dell'Italia decisivo. Bilaterale con Zelensky? Non a breve"

Fazzolari: "Garanzie a Kiev per scoprire se Putin bluffa"
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"Giorgia Meloni? Ha saputo legare Ue, Usa e Ucraina. L'ingresso dell'Ucraina nella Nato? Difficile possa essere accettato da Mosca. Per cui l'art.5 è strada percorribile. La lista di richieste russa? Ha poco di concreto. C'è stallo sul fronte".

Queste le tracce indicate dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il senatore Giovanbattista Fazzolari, intervistato ieri sera su Zona Bianca su Rete 4. Una summa programmatica che segue il viaggio a Washington del premier, a cui il Richelieu della Meloni ha preso parte, proprio al fine di sottolineare il contributo italiano al tavolo diplomatico. Punto di partenza dell'analisi di Fazzolari è il concetto di fiducia, in vista del possibile vertice Zelensky-Putin. Proprio a causa della postura russa, che potrebbe in qualsiasi momento passare da un iniziale cessate il fuoco ad un nuovo attacco, il sottosegretario ha sottolineato la validità dell'idea italiana sull'applicazione dell'articolo 5. Ovvero proprio al fine di mettere fine al possibile bluff russo, la proposta italiana è la più adeguata: "In caso di attacco russo all'Ucraina automaticamente una serie di Stati intervengono in aiuto dell'Ucraina. Questo diventa una garanzia di sicurezza molto solida e soprattutto scopre un eventuale bluff russo. Se i russi non hanno intenzione di invadere nuovamente l'Ucraina dopo un accordo di pace, non si capisce perché non dovrebbero accettare un accordo puramente difensivo fra una serie di Stati occidentali". E aggiunge che "questo non è alternativo al fatto che se qualcuno volesse mandare truppe può farlo, sicuramente l'Italia non è interessata a farlo, sicuramente non in questa fase e sicuramente non senza un ombrello internazionale come può essere quello delle Nazioni Unite".

Inoltre non è convinto che i russi vogliano fare un bilaterale in tempi rapidi, Quanto alla sede dell'incontro a Mosca, la definisce una "provocazione, non può essere accettata". Ritornando al summit nello Studio Ovale ricorda che "c'era grande timore alla vigilia dell'appuntamento", volgendo lo sguardo al primo incontro tra Trump e Zelensky del 28 febbraio scorso che non era andato bene. "Invece alla fine il risultato è più che soddisfacente. E il ruolo giocato degli Stati europei e dall'Italiai è stato molto importante". In questo contesto si colloca l'apporto di Trump che "ha sbloccato situazione che sembrava compromessa, adesso c'è uno spiraglio per parlare di pace".

Chiusura dedicata all'economia, con il Pil italiano che supera quello inglese. "Un dato clamoroso", lo definisce Fazzolari, che non si registrava da un quarto di secolo.

"Dobbiamo essere molto soddisfatti di questo", senza dimenticare che l'Italia ha una crescita demografica inferiore a quella del Regno Unito, "però è anche sintomo di un dinamismo economico: abbiamo le entrate fiscali ben superiori alla crescita del Pil, questo vuol dire che il sistema tributario funziona, che la lotta all'evasione funziona. Abbiamo il record di occupazione che non abbiamo mai registrato in Italia, il record di occupazione stabile, il record di occupazione femminile. Insomma è una buona fase per l'economia italiana", conclude.

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