Forza Italia: "Marino? Attaccato alla poltrona con la colla per topi"

Mara Carfagna: "Ignazio Marino sembra essere la perfetta rappresentazione di un personaggio del Teatro dell'assurdo"

Forza Italia: "Marino? Attaccato alla poltrona con la colla per topi"

Dopo la decisione di Inganzio Marino di ritare le sue dimissioni, le opposizioni commentano quella che a molti sembra una scelta dettata più dai sentimenti feriti per un mancato confronto tra il sindaco e il premier Renzi che da un reale progetto politico su cui lavorare.

Da Forza Italia si leva un coro di critiche unanime. Su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputa, scrive: "Mentre a Roma regna il caos continua la guerra Pd sulla pelle dei cittadini. Marino-Orfini-Renzi irresponsabili. Crisi in Aula e poi elezioni", mentre la deputata Daniela Santanché scrive in una nota: "Di fronte all'ennesima sparata di Marino, che vuole restare in sella a tutti i costi, dovrebbero dimettersi almeno in due: lui per primo, attaccato alla poltrona con la colla per i topi. Poi tocca a Orfini, che da presidente del Pd non è stato capace di gestire i deliri di un membro del suo partito". La parlamentare azzurra conclude con un consiglio per il presidente del Consiglio: "A Renzi, per ultimo, consigliamo di iniziare a pensare di fare gli scatoloni: il suo Pd, che osanna in ogni occasione, ha dato prova di essere un partito di interessi e poca capacità".

Più cauta l'opposizione di Sel, il cui segretario romano Paolo Cento, commenta, lasciando aperto uno spiraglio alle sorti del sindaco: "Il ritiro delle dimissioni di Marino riapre la strada al confronto in consiglio comunale, confronto che Sel ha sempre chiesto fin dal primo momento di questa crisi. Adesso aspettiamo che Marino venga in Consiglio, faccia la sua proposta e spieghi le ragioni per cui ha ritirato le dimissioni". Quanto alla possibilità delle dimissioni di massa dei consiglieri del Pd, Cento aggiunge: "Il Pd farà le sue scelte, noi continuiamo a dire anche al Pd, con cui abbiamo condiviso questa esperienza, che sono incomprensibili le ragioni per cui non si voglia fare il dibattito pubblico in Aula Giulio Cesare"

Tra i più feroci nemici del sindaco c'è anche il Movimento 5 stelle che, dopo l'ultima del sindaco, non risparmia frecciatine e attacchi frontali: "L'anagramma di Ignazio Marino: "Anzi io rimango". La PDnovela continua: Ignazio ha ritirato le dimissioni e sta facendo sprofondare nell'imbarazzo tutto il Pd. Da solo, un quasi-ex-ancora-sindaco tiene in scacco il suo stesso partito. Renzi vorrebbe liberarsene, ma d'altra parte il PD non riesce nemmeno a mandare via gli indagati e i pregiudicati, figuriamoci uno sgradito sindaco in bicicletta". Sono le parole di Giorgio Sorial, capogruppo M5S alla Camera, che in un post su Facebook continua: "E pensare che questo branco di inetti è alla maggioranza.

Davvero qualcuno conta ancora su di loro per mandare avanti il paese? Si facciano da parte e lascino spazio al Movimento 5 Stelle. Tutti i nostri sindaci sono stati definiti incorruttibili e in ogni città dove governiamo stiamo ripianando i buchi di bilancio. Metteteci alla prova".

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