"Gioca con Israele, no alla Nazionale"

Bufera sul sindaco di Udine, che nega il patrocinio al match degli Azzurri: "Divisivo"

"Gioca con Israele, no alla Nazionale"
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Il centrosinistra scivola ancora una volta su Israele. Una figuraccia forse dettata dalla paura di contestazioni e proteste da parte dei movimenti cosiddetti «pro-Palestina». Fatto sta che la decisione del Comune di Udine, amministrato dal centrosinistra, di non concedere il patrocinio per la partita di Nations League tra Italia e Israele in programma il 14 ottobre allo Stadio Friuli, ha infiammato ancora una volta il dibattito politico. Il centrodestra attacca. L'opposizione preferisce indugiare nel solito silenzio. «La scelta di patrocinare la partita sarebbe stata divisiva, essendo Israele uno Stato in guerra», si giustifica l'amministrazione. E ancora: «Il patrocinio si concede a iniziative che non hanno scopo di lucro e questo non era il caso, sono previste deroghe solo nel caso di eventi benefici, cosa che la partita non è, e nel caso di eventi che portino particolare prestigio all'immagine dell'amministrazione». Involute le spiegazioni del sindaco, Alberto Felice De Toni, civico progressista eletto nel 2023 con l'appoggio di Pd, Azione, Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra. «In questo caso la valutazione della Giunta è stata quella di non andare in deroga, tenendo conto che lo Stato di Israele è uno stato in guerra, e quindi la concessione del patrocinio, più che fornire prestigio alla città potrebbe creare divisioni e quindi problemi sociali», prosegue De Toni. Israele è divisivo, dunque.

«Ritengo sbagliata la decisione del sindaco di Udine», dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, esponente friulano di FdI. «Sport e politica dovrebbero rimanere due elementi distinti, anche perché la Nazionale rappresenta gli israeliani tutti a prescindere dal giudizio sul loro governo, che è e resta comunque una democrazia. Per quanto mi riguarda farò di tutto per essere presente allo stadio Friuli, sia per tifare Italia, sia per rappresentare la vicinanza al popolo israeliano», aggiunge Ciriani. Il vicecapogruppo di Fdi alla Camera Alfredo Antoniozzi chiede le dimissioni di De Toni.

«La Regione Friuli Venezia Giulia, qualora ne fosse richiesta dalla Figc, sarebbe ben disponibile ad accordare il proprio patrocinio alla partita», propone il governatore leghista Massimiliano Fedriga. Dall'opposizione si fa sentire la coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita. La decisione del Comune di Udine «lascia sgomenti», dice Paita.

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