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I dieci grillini big che si contendono la guida del M5S

Da Alessandro Di Battista a Chiara Appendino, ecco i profili papabili per il dopo-Di Maio. E intanto arrivano altre due espulsioni

I dieci grillini big che si contendono la guida del M5S

Nel Movimento 5 Stelle è ormai partita la corsa per il capo politico: dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, ora occorre individuare un valido sostituto. La figura momentanea di Vito Crimi dovrà essere presto sostituita. Tuttavia bisogna ancora decidere se abolire la figura del capo politico e iniziare con una leadership collettiva. Così come sostenuto da Nicola Morra, senatore giallo e presidente della commissione Antimafia: "Dipendesse da me, assolutamente mai più il capo politico. È il gruppo tutto che deve assumersi la sua responsabilità, accettando la sfida della 'scelta responsabile' senza demandarla ad alcun singolo. Serve una leadership collettiva, dobbiamo tornare al nostro antico entusiasmo". Intanto si diffonde la voce su un paio di esplusioni in arrivo. Ma chi sono i grillini in gara per un eventuale dopo-Di Maio?

I grillini in campo

Su tutti spunta Alessandro Di Battista, considerato il fratello dell'attuale ministro degli Esteri: in molti però sostengono che l'attivista pentastellato non abbia alcuna intenzione di candidarsi a leader ma preferisce restare guerrigliero. Ma occhio: lo stesso Luigi Di Maio potrebbe ricandidarsi per ricoprire quel ruolo che pochi giorni fa ha abbandonato. "È un giochetto, Di Maio vuole tornare più avanti come salvatore della patria", hanno fatto sapere alcune fonti. E bisogna prestare attenzione anche a Vito Crimi, il reggente che ha rivendicato di avere i pieni poteri da capo politico. Anche se il suo esordio è stato caratterizzato da una clamorosa gaffe (si è dimenticato di una delle cinque stelle), non è da escludere che voglia consolidare il proprio potere.

Tra i profili di spicco c'è pure Nicola Morra, che da diverso tempo organizza riunioni tra parlamentari per (ri)definire l'anima del M5S: una figura rigorosa e intransigente, che ha ammesso di non aver votato il candidato dei grillini in Calabria poiché la lista presentava alcune ambiguità. Francesco Aiello era il cugino di primo grado del boss di 'ndrangheta Luigi Aiello. Assolutamente da menzionare Stefano Buffagni, governista convinto che però è risultato molto critico verso alcuni suoi colleghi: "Sbagliato chiudersi nei palazzi"; "Le poltrone sono un male"; "No alle sirene del Pd". Un possibile nuovo leader potrebbe essere Stefano Patuanelli: il ministro dello Sviluppo economico è di anima moderata e perciò potrebbe risultare una figura spendibile qualora la scelta dovesse ricardere su una candidatura non divisiva. Roberto Fico invece è visto di buon occhio dall'ala progressista: il presidente della Camera però non pare molto stuzzicato dall'idea di guidare il Movimento.

Come riportato dal Corriere della Sera, non bisogna trascurare la figura femminile. Il nome di Chiara Appendino circola da molte settimane in occasione di eventuale partner di una leadership a due, ma il fatto che ricopra già il ruolo di sindaco di Torino rende difficile tale ipotesi. La più forte alternativa a Di Maio pare essere Paola Taverna: la vicepresidente del Senato si dice lusingata dai rumors. Infine in lizza c'è anche Roberta Lombardi.

La storica esponente 5S e attuale capogruppo in Lazio chiede una guida collegiale: nello specifico ha sottolineato l'importanza di tornare "allo spirito delle origini" che si traduce in essere "riformisti e progressisti".

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