L'avviso Usa a Mosca e Pechino: Trump rilancia lo scudo spaziale

Annunciata la nuova sede dell'agenzia per il cosmo: "Russia e Cina non ci attaccheranno mai, sarebbe la cosa peggiore per loro"

L'avviso Usa a Mosca e Pechino: Trump rilancia lo scudo spaziale
00:00 00:00

Ancora un provvedimento da parte di Donald Trump nell'ambito del riordino delle strutture militari che fanno capo al Pentagono. Il comandante in capo sposta la sede dello Space Command in Alabama, puntando su uno stato dichiaratamente repubblicano e rilanciando al contempo il ruolo strategico aereo spaziale degli Usa. La tempistica non è casuale, dal momento che l'annuncio arriva in concomitanza del grande vertice dei paesi alternativi in corso in Cina, a dimostrazione di come anche l'America stia adeguando la sua strategia militare in vista delle sfide future.

Da Tianjin Xi Jinping, Narendra Modi e Vladimir Putin hanno inviato un messaggio forte di unità a Washington, mentre il tycoon sta cercando di contenere la Cina, rompere il legame della Russia con il Dragone e allontanare l'India dal petrolio di Mosca. E alla vigilia della parata militare a Pechino, il consigliere economico del presidente, Peter Navarro, non cela la delusione della Casa Bianca per il comportamento del leader di Nuova Delhi. L'alleanza dell'India con Cina e Russia "è problematica", sottolinea, definendo "un peccato vedere Modi invischiarsi con i due più grandi autoritari del mondo". Trump, intanto, ufficializza il trasferimento del quartier generale dello Us Space Command in Alabama, una decisione che pone fine ad un'aspra guerra territoriale durata anni tra i leader dello stato del sud e quelli del Colorado sulla sede migliore per l'unità. Il presidente ripristina un piano elaborato negli ultimi giorni del suo primo mandato, che Joe Biden annullò nel 2023. "La nuova base Space Force di Huntsville avrà un ruolo chiave nella costruzione del sistema di difesa missilistica Golden Dome", spiega.

Poi, in un'intervista a Scott Jennings, il presidente si dice "non preoccupato" dall'allineamento fra la Russia e la Cina, perché "non userebbero mai i loro militari contro di noi". "Credetemi, sarebbe la cosa peggiore che potrebbero mai fare", precisa, poi ripete di essere "molto deluso da Putin".

L'annuncio di ieri nello Studio Ovale fa il paio con la nuova dicitura che Trump vuole dare al Pentagono, cambiando il nome del dicastero da dipartimento della Difesa a dipartimento della Guerra, rispolverando un lessico utilizzato l'ultima volta nel 1947. The Donald, si sa, non ama le mezze misure, e dipartimento della Difesa a suo parere è "poco incisivo e troppo politicamente corretto". La procedura, come spiega il Wall Street Journal, può passare attraverso il Congresso, ripristinando al contempo il titolo di segretario della Guerra per il massimo funzionario civile del dipartimento, ma la Casa Bianca sta valutando anche altre strade. "Come dipartimento della Guerra, abbiamo vinto tutto - ha detto Trump lunedì scorso, riferendosi ai conflitti combattuti prima della creazione della Difesa - Penso che dovremo tornare a quel nome. Ha un suono più forte". Sul fronte della guerra in Ucraina, invece, il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent lancia un avvertimento a Putin ripetendo che "tutte le opzioni sono sul tavolo" mentre l'amministrazione Trump sta valutando le sanzioni contro la Russia ("credo che le esamineremo molto attentamente questa settimana", spiega).

Parlando a Fox News, Bessent sottolinea che "Putin, dopo lo storico incontro ad Anchorage, e dopo la telefonata di Trump quando i leader europei e Zelensky erano alla Casa Bianca, ha fatto l'opposto di quanto aveva indicato di voler fare. Anzi ha in modo spregevole intensificato i bombardamenti".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica