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L'imam di Lecce che studia da leader e fa anche l'elogio del capo di Hamas

La denuncia dell'eurodeputata Cisint: "Filo rosso islamista che attraversa l'Italia"

L'imam di Lecce che studia da leader e fa anche l'elogio del capo di Hamas
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La foto di un candido Ismail Haniyeh, leader di Hamas ucciso a Teheran, accolto da Allah in Paradiso. "Associazione a delinquere" scritto bello in rosso su una foto del premier israeliano Bibi Netanyahu, che stringe la mano a Donald Trump, un commento ambiguo sull'11 settembre e acceso attivismo pro Pal. L'imam di Lecce, Saiffedine Maaroufi, non è un tagliagole jihadista e bontà sua ha anche condannato attacchi del terrore. Però è un imam "politico", che difende a spada tratta il suo sodale di Torino, Mohamed Shahin, appena liberato dai giudici, sposando le posizioni della giornalista Karima Moual. La ringrazia su Facebook riprendendo le sue parole: "Per la destra islamofoba è finita la pacchia. L'Islam italiano oggi è anche ben organizzato. La liberazione dell'imam Shahin ne è la dimostrazione". E aggiunge: "Lo noterete nei commenti: Sembra che l'articolo funzioni anche come calamita per i fascisti" inventandosi "un approccio suprematista e neocolonialista alla legge, che non vale per tutti".

Maaroufi ha rapporti stretti con l'Arci di Lecce, che gli organizza dibattiti "tra Islam e ateismo". Mette "mi piace" a Stefania Ascari, la deputata grillina, che gioisce per Shahin e chiede la liberazione di palestinesi arrestati in Italia con l'accusa di terrorismo. Un altro "mi piace" è per Potere al popolo di Lecce. Tutto lecito ovviamente, ma che rivela la saldatura fra imam, pro Pal ed estrema sinistra, in vista del partito islamico. "Tutto si lega. Un filo rosso islamista, che attraversa l'Italia, da Torino a Lecce, da Roma a Monfalcone" denuncia l'europarlamentare della Lega, Anna Maria Cisint. L'imam di Lecce si è scagliato apertamente contro Giorgia Meloni: "Siamo in piena caccia alle streghe e all'appello mancano solo i tribunali dell'inquisizione!". Oltre a pubblicare post di Francesca Albanese ha attaccato il vicepremier Matteo Salvini per un post che esprimeva solidarietà "al popolo di Israele, ancora una volta bersaglio di missili e violenza", l'11 maggio 2021. Maaroufi commentava che "se non fossimo in una situazione #drammatica, ci verrebbe da ridere, leggendo delle affermazioni del genere!".

Opinioni, che diventano più discutibili quando pubblica la foto di Haniyeh, leader di Hamas, ucciso a Teheran dagli israeliani. E pubblica una specie di elogio funebre il 31 luglio dello scorso anno: "Allah, amiamo incontrarTi () Onora i credenti che Accogli nel Tuo infinito paradiso".

Maaroufi accusa Trump e Netanyahu di essere uniti "con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, formando un'organizzazione criminale stabile". L'11 settembre parla in maniera ambigua, riferendosi forse al ricordo dell'Olocausto: "L'abbiamo capito un po' tardi, ma almeno ora sappiamo che "La Memoria" che non si smette di metterci sotto il naso, non serve affinché non si ripetano i vecchi crimini contro l'umanità, ma per giustificare quelli nuovi. In breve: Ho sofferto quindi posso!".

Il 24 settembre l'imam posta orgoglioso le foto dell'incontro del rettore dell'università del Salento, Fabio Pollice, con i sostenitori della Freedom Flotilla. Al suo fianco Shoukri "Shosho" Hroub, non proprio uno stinco di santo, ideologicamente legato al Fronte popolare di liberazione della Palestina, organizzazione terroristica per Usa e Ue.

E non può mancare il video, sulla pagina facebook dell'imam di Lecce, di Yassine Lafram da Istanbul appena rilasciato dopo lo stop israeliano alla Flotilla. Il legame con il presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche in Italia(..) è dimostrato anche da foto assieme al Centro islamico di Saronno. "Volti e nomi tornano.

A partire dall'Ucoii, che è il braccio operativo della Fratellanza Musulmana e che, con finanziamenti provenienti dal Qatar, controlla centinaia di moschee e imam sparsi sul territorio nazionale", sostiene Cisint. "È un vero arsenale di predicatori politicizzati e radicalizzati, pronti a indottrinare giovani in tutta Italia - aggiunge -Sono uniti in una rete organizzata per mettere le mani sulla nostra democrazia".

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