L'ultimatum degli Usa a Netanyahu

Biden a Bibi: "State perdendo il sostegno del mondo, governo estremista. Accettate i due Stati"

L'ultimatum degli Usa a Netanyahu
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Biden con mossa improvvisa e forse legata all'ambiente di votanti democratici ha detto a Netnayahu due cose finora rimaste sottintese: la prima che Bibi deve cambiare strada nel delineare l'uscita dalla guerra, mostrandosi più aperto verso l'Anp; e poi, diretto al limite dell'intromissione, ha chiesto di modificare il suo governo, «è troppo di destra - ha detto - per avere la legittimazione necessaria a una guerra tanto difficile, state perdendo il sostegno del mondo». Domattina però Biden, che ci tiene a Israele e lo ripete sempre, incontrerà le famiglie dei rapiti, che in Israele sono in marcia verso la Knesset. Nelle stesse ore, l'assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che chiede un «cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. Solo 10 i voti contrari, tra cui Israelel e Usa.

La situazione è ancora più drammatica, i corpi di due ostaggi, Eden Zakaria uccisa alla festa da ballo, 27 anni, e Ziv Dado, un ufficiale di 36 anni, sono stati recuperati al costo della vita di due soldati, Gal Eisenkot figlio del membro del gabinetto Gadi, e Meir Eyal Berky. Le sofferenze dell'inferno sono l'unico paragone possibile per le famiglie che ieri di nuovo hanno marciato sull'autostrada da Tel Aviv a Gerusalemme. Non si capisce ormai come tirino avanti le vecchie madri, le mogli sole coi bambini, i mariti, alla 12esima settimana, stupefatti da una solitudine vuota di notizie. Stravolti, smagriti, senza altro sogno che quello di riunirsi ai propri amati. Ci sono ancora 137 persone in mano di Hamas, fra cui anche la mamma e i bambini Bibas, su cui Israele non si vuole arrendere.

«La cattività è una roulette russa» ha detto Sharon Alony Cunio 34 anni, rapita e tornata con le sue due gemelle Emma e Julie di tre anni, mentre il marito David è ancora nelle mani degli aguzzini. Ha parlato in un'intervista alla Reuters: «Là sotto non hai idea se pensano di tenerti in vita o di ammazzarti domattina». Sharon ha raccontato come l'abbiano separata da una delle due bambine per dieci giorni, lasciandola con l'altra, ignara della sua sorte in un sotterraneo buio senza aria, quasi senza cibo, senza gabinetto, e costringendola tutto il tempo a zittire la piccolina. D'un tratto che la porta si è aperta per buttarle nelle braccia anche Emma; da allora sono rimaste tutti in una stanza in 12, a dividersi pochissimo cibo: «Tutti ne davano un po' per le bambine - ha detto - tenevamo un quarto di pita per il giorno dopo, ogni tanto qualche dattero e del formaggio». L'aria poteva entrare solo quando l'elettricità veniva tagliata, aprendo la porta. I medici e gli psicologi che hanno parlato con le donne tornate raccontano terribili violenze di ogni tipo.

Il governo e l'esercito seguitano a mettere i rapiti al primo posto, diversi soldati hanno perso la vita nelle gallerie. Ieri si è riaperta una porta per lo scambio, stavolta con la mediazione del Qatar e dell'Egitto, e si discute della liberazione oltre che di donne e bambini anche di vecchi e malati. I soldati restano un jolly nelle mano di Sinwar. Si dice che stavolta sia in ballo anche il rilascio di terroristi duri come Marwan Barghouti, cinque ergastoli, visto come il possibile nuovo leader dell'Anp. Cosa occorre perché gli scambi possano riprendere? Sinwar, dopo Biden, si sente più sicuro di sé. Sinwar dovrebbe vedere per cedere l'eliminazione dei suoi luogotenenti, come Deif, e non solo la cattura dei suoi scherani e la sofferenza del suo popolo, che anzi lui promuove perché gli crea visibilità e consenso. Semmai, cambierebbe le cose una ribellione più marcata della gente di Gaza, che ancora non lo contesta abbastanza.

La verità è che sia la sofferenza dei prigionieri di Hamas, che quella della gente di Gaza è frutto sia della pazzesca crudeltà e senso di onnipotenza di Sinwar, come anche delle piazze impazzite di Europa e America. Di questo Sinwar si fa scudo. Basta studiare per capire che è un imbroglio. Fu l'antisemitismo a distruggere l'Europa, tutta quanta, e anche quello era un imbroglio.

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