I tagli alle pensioni ci saranno e scatteranno già dai primi mesi del 2019. I Cinque Stelle però non vogliono sentire parlare di "tagli" o "sforbiciate". Mentre i pensionati scendono in piazza per protestare contro il prelievo sulle rivalutazioni, i grillini provano (a fatica) a correre ai ripari. E così con un post apparso sul blog delle Stelle i penastellati cercano di smontare il poleverone che si è alazato in questi giorni sugli assegni dei pensionati. "È vero che diminuite le pensioni? Tutto il contrario - è la risposta che si legge nel post M5s - aumentiamo le pensioni minime fino a 780 euro, comprese quelle di invalidità. Come troviamo i soldi per questo intervento fondamentale, di cui tutti si riempivano la bocca da anni? In due modi: tagliando le pensioni d’oro sopra i 100.000 euro lordi all’anno e diminuendo di qualche Euro all’anno l’adeguamento all’inflazione, ma solo se sono pensioni alte oltre 6 volte quelle minime (parliamo di più di 3.000 euro lordi al mese)".
Peccato però che la sforbiciata sulle rivalutazioni scatta già oltre la soglia dei 1500 euro e farà sentire i suoi effetti proprio nella fascia intermedia degli assegni. Un colpo che può costare fino a 300 euro in meno l'anno. Ma oltre al danno c'è pure la beffa. I grillini chiedono anche un "grazie" da parte dei pensionati: "Tutti gli altri pensionati avranno più soldi dall’adeguamento all’inflazione, rispetto a quelli che avevano previsto i governi di prima.
Quindi, quando si sarà esaurita la polemica e la disinformazione, i pensionati ci ringrazieranno per essere intervenuti!". A giudicare dalle manifestazioni annunciate per gennaio, questo "ringraziamento" appare davvero lontano...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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