Madame insiste. E arricchisce il suo guardaroba di abiti fuoriposto. Scrivono le riviste di moda che la premier dame di Francia, alla faccia delle 64 primavere, sia convinta del suo look spregiudicato e ragazzino, tanto da riproporlo ad ogni occasione, come se fosse un programma politico. L'effetto però è, come diceva un detto scolastico, «da dietro è liceo, davanti museo». A giugno aveva ricevuto il presidente colombiano Juan Manuel Santos con un abitino vedo non vedo, tacchi a spillo e gonnellina che avrebbe potuto indossare Amber Valletta. Ad agosto in Austria ha sfoggiato un abitino rosso fuoco con zip centrale da Bond girl. Due giorni dopo ha spostato la scelta su un capo blu navy, corto e smanicato, abbinato a una giacca a maniche lunghe che tempo zero, voilà, ha fatta volare via. La testardaggine di Brigitte Macron di sembrare più giovane del marito non conosce mezze misure come del resto la sua gonne. Stavolta però ha concesso troppo alla propria vanità. Si è presentata infatti alle Nazioni Unite con una mini degna di Sharon Stone in «Basic instinct», ma non per Michael Douglas ma per confrontarsi, insieme al marito Emmanuel Macron, con il premio Nobel per la pace Malala Yousafzai, la 21nne pakistana che da anni si batte per i diritti civili delle ragazze nei paesi musulmani.
Passi che lei indossasse il velo, ma quella scosciatissima sulle gambe accavallate è sembrata troppo persino ai suoi fans. In molti l'hanno considerato inappropriato per l'occasione e troppo audace per l'età. Glielo dicono da sempre. Ma lei stavolta l'ha presa sottogamba...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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