La Meloni avverte Conte: "Se vinciamo le Regionali scendiamo in piazza"

Il centrodestra è pronto a mobilitare milioni di italiani: "Chiederemo libertà e democrazia, non si azzardino a rinviare le elezioni"

La Meloni avverte Conte: "Se vinciamo le Regionali scendiamo in piazza"

L'appuntamento fissato per domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 è molto sentito sia dai giallorossi sia dal centrodestra: i primi temono un flop clamoroso che farebbe traballare ulteriormente il governo; l'opposizione invece sogna una vittoria netta che potrebbe provocare una crisi all'interno dell'esecutivo. Oltre al referendum sul taglio dei parlamentari, si voterà anche per le Amministrative e per le Regionali: Giuseppe Conte teme una sconfitta per 4-2 che rischierebbe di costargli la poltrona. Ecco perché da Giorgia Meloni è giunto un avvertimento chiaro al presidente del Consiglio: se dagli italiani arriveranno le risposte auspicate, non ci sarà tempo da perdere. "Siamo pronti a scendere in piazza e a mobilitare milioni di italiani per chiedere libertà e democrazia", ha annunciato.

"Noi ci presentiamo alle Regionali per dare un governo migliore nei territori ai cittadini", ha specificato la leader di Fratelli d'Italia. Ma appare evidente che si tratta di un test rilevante anche a livello nazionale. E in tal senso ha ribadito che non accetterà mai un rinvio delle elezioni, anche perché non si può usare la pandemia "per scopi elettorali". Pertanto ha voluto manifestare la propria posizione senza mezzi termini: "Non si azzardino a dire - come comincio a sentire in giro - che le Regionali vanno rinviate per l’emergenza Covid".

"No ai giochi di palazzo"

Nella giornata di ieri il centrodestra ha firmato il patto che impegna i leader a escludere ogni tipo di inciucio sia con la sinistra sia con il Movimento 5 Stelle. Un accordo che serve anche a illustrare agli italiani un progetto di politica economica, dell'Europa e di ciò che si deve fare per uscire dall'emergenza e per far ripartire il nostro Paese. Un'idea di Italia che si fonda su alcuni pilastri molto chiari: "La battaglia per l’autonomia, efficienza di un governo eletto - sia per elezione del capo dell’esecutivo o del capo dello Stato - una giustizia che funziona, stanno insieme".

Dunque il messaggio lanciato dalla Meloni, intervistata dal Corriere della Sera, è che non vi è altro governo che non sia di centrodestra: "Non esistono giochi di palazzo, nel momento in cui la sinistra briga per arrivare ad una legge elettorale proporzionale pro-inciucio, noi diciamo un no netto". Infine è stato toccato il tema degli aiuti economici che dovrebbero arrivare dall'Europa: il governo giallorosso dovrà presentare un piano concreto per il Recovery Fund, ma non si possono buttare soldi in bonus monopattini e assunzioni per velocizzare le pratiche di regolarizzazione degli immigrati.

"Qui il rischio è che il governo presenti un piano risibile, sempre che i soldi arrivino davvero, mentre dovrebbero essere gli italiani a scegliere come e chi debba far uscire il Paese dall’emergenza", ha concluso Giorgia Meloni.

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