"La Meloni ha un passato fascista". L'accusa della Sattanino

L’affondo della giornalista ospite di Otto e mezzo: “Nel simbolo di Fratelli d’Italia c’è la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini”

"La Meloni ha un passato fascista". L'accusa della Sattanino

Nuove accuse contro Giorgia Meloni, anche questa volta La7 fa da teatro. A diciassette giorni dalle elezioni, la leader di Fratelli d’Italia, insieme a tutto il centrodestra, è ancora nel mirino dei competitors. La vittoria della coalizione potrebbe rappresentare un pericolo per la democrazia, secondo Enrico Letta. Ma come dimenticare l’allarme fascismo, uno dei temi di delegittimazione preferiti da politici e intellettuali di sinistra. L’ultimo durissimo attacco è quello firmato da Mariolina Sattanino.

Ospite di Otto e mezzo, talk show condotto da Lilli Gruber, la giornalista non ha usato troppi giri di parole per attaccare la politica romana: “Giorgia Meloni ha un passato fascista. Nel simbolo del suo partito c’è la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini, nelle sue liste ci sono dei nostalgici”. Anche per la Sattanino, dunque, esistono legami tra Fratelli d’Italia e il Duce.

Nulla di nuovo all’orizzonte, sia chiaro. Ormai questo tipo di arrembaggio è diventato un’abitudine. Ma la Sattanino ha aggiunto: “Io non parlerei di demonizzazione, è una parola che nessuno ha usato in questo frangente. Le paure di Letta e del Pd sono legate a una forma di populismo che potrebbe essere pericoloso sia per l’Italia che per l’Europa. Il Pd ha fatto tutta la sua campagna dicendo che le idee della destra e della sinistra sono alternative e che se la destra governasse, le idee della destra metterebbero in gravissimo pericolo l’Italia”.

L’esegesi del pensiero Pd firmato Sattanino. L’ex corrispondente Rai ha poi acceso i riflettori sui problemi in Europa:“C’è il problema dell’Europa. In questo momento abbiamo un Macron molto debole, Scholz con piccoli scandali e le sue gaffe, Austria e Grecia sono deboli. In Svezia si vota l’11 settembre e un elettore su cinque voterà per la destra. Ma in Europa dovremmo essere tutti uniti per affrontare Putin, l’energia, le nuove regole, l’inflazione e l’autunno disastroso che ci aspetta”.

E la vittoria del centrodestra potrebbe prefigurare un ulteriore problema a suo avviso: “Io penso che possa preoccupare, perché si pensa che la Meloni possa fare una specie di democrazia illiberale alla Orban o come in Polonia”.

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