Così la Meloni smonta tutte le balle rosse

Il presidente del Consiglio mette a tacere gli allarmismi della sinistra: "Fiera della norma contro i rave party. L'Italia non sarà più maglia nera in tema di sicurezza"

Così la Meloni smonta tutte le balle rosse

Nessuna volontà di silenziare il dissenso, ma un doveroso pugno duro ai danni di chi aggira le leggi e organizza raduni illegali mettendo a rischio anche l'incolumità dei partecipanti. Così Giorgia Meloni ha rivendicato con orgoglio la stretta contro i rave party, che prevede la reclusione da 3 a 6 anni e multe da 1.000 a 10mila euro. "È una norma di cui vado fiera perché l'Italia - dopo anni di governi che hanno chinato la testa di fronte all'illegalità - non sarà più maglia nera in tema di sicurezza", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

Meloni smonta le balle rosse

Il premier è intervenuto con un post sul proprio profilo Facebook, prendendo posizione in seguito alle reazioni furibonde dei partiti dell'opposizione a causa della misura presa contro i rave party abusivi. Il capo del governo ha voluto rassicurare gli italiani, mettendo dunque a tacere le balle che in questi giorni sono arrivate dalla sinistra: "Le strumentalizzazioni sul diritto a manifestare lasciano il tempo che trovano. Non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso".

Meloni, tra l'altro, ha fatto notare che semmai a negarlo in passato "sono stati proprio coloro" che oggi hanno messo nel mirino i provvedimenti dell'esecutivo, "difendendo di fatto chi invade terreni ed edifici altrui". Pertanto il presidente del Consiglio ha confermato che il governo non intende fare sconti a chi pensa di trovare nel nostro Paese un posto in cui sguazzare nell'illegalità: "È giusto perseguire coloro che - spesso arrivati da tutta Europa - partecipano ai rave illegali nei quali vengono occupate abusivamente aree private o pubbliche, senza rispettare nessuna norma di sicurezza e, per di più, favorendo spaccio e uso di droghe".

Meloni ha messo in evidenza che in tal modo lo Stato ha dimostrato di essere presente, di garantire agli italiani di "vivere in una Nazione più sicura e che anche in passato si sarebbero potuti arginare episodi simili". Infine Meloni ha voluto ringraziare le forze dell'ordine per aver gestito "in modo ordinato e in piena sicurezza" lo sgombero del capannone di Modena. Infatti il tutto è stato affrontato con lucidità e intelligenza da parte degli agenti.

Gli allarmismi della sinistra

In questi giorni la sinistra si è resa protagonista di deliri vari, sostenendo che il governo vorrebbe sfruttare questa norma per tentare di mettere il bavaglio al dissenso. Per il fronte rosso sarebbero a rischio le forme di disapprovazione nei confronti dell'esecutivo, il cui intento sarebbe quello di silenziare gli oppositori. Nulla di tutto ciò: non è un attacco alla libertà personale, ma uno schiaffo all'illegalità e allo sballo incontrollato.

La sinistra non smette di stupire.

Già aveva esposto critiche contro il ministro Matteo Piantedosi e ora alza la voce per mettere il bastone tra le ruote a un provvedimento che punisce i rave party abusivi. Non poteva mancare l'intervento degli artisti, dei volti noti che sono scesi in campo esprimendosi sul tema. Ovviamente contestando il decreto.

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