Minacce a Salvini e raid a sedi leghiste. L'ipotesi: "Dietro c'è un'unica regia"

A Forlì spuntano altre minacce di morte a Salvini. Si muove il ministero di Giustizia: presentata una denuncia. Calderoli: "Clima preoccupante"

Minacce a Salvini e raid a sedi leghiste. L'ipotesi: "Dietro c'è un'unica regia"

Anche a Forlì sono apparse minacce al ministro dell'Interno Matteo Salvini. le hanno scritte, con la vernice, a una fermata degli autobus e hanno la stessa sigla degli insulti che sono state fatte nei giorni scorsi a Modena e a Parma. Il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, ha immediatamente presentato una denuncia contro ignoti nella speranza che si possa risalire agli autori al più presto. Ma il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, fa già un passo in più chiedendosi se non "c'è un regia unica" dietro alle minacce a Salvini e ai continui attentati alle sedi della Lega.

Tre raid nel giro di poche ore. Sabato, a Modena, è apparsa l'ennesima scritta contro il ministro dell'Interno. "Salvini muori male", ha vergato qualche anarchico segnando la minaccia con il classico simbolo degli insurrezionalisti. Soltanto poche ore prima, a Parma, su un muro si invitava a sparare al leader leghista e a "mirare bene". Oggi, poi, è stata la volta di Forlì. Non si può derubricare le tre incursioni anarchiche a semplici episodi di vandalismo. Dietro, infatti, c'è molto di più: c'è un odio che rischia di genera violenza e far scorrere sangue. Le preoccupazioni sono tutt'altro che campate per aria. Perché, alle scritte ingiuriose contro Salvini, bisogna aggiungere gli innumerevoli assalti contro le sedi leghiste. Tanto per citarne qualcuno: a ottobre dell'anno scorso gli anarchici fecero esplodere due esplosivi in tre giorni a Trento. A gennaio, invece, un ordigno incendiò la saracinesca di una delle sedi di Milano e un petardo esplose davanti a un presidio nel Salernitano. La lista si fa ancora più lunga se a questi elenco aggiungiamo anche gli attacchi ai gazebo che, da Trento a Torino passando per Monza, continuano ad aumentare.

"È evidente - spiega Morrone - che il terreno per violenti e sovversivi lo sta concimando il clima avvelenato contro il leader della Lega alimentato dalle accuse infondate che gli sono rivolte, dalla disinformazione e dalla demonizzazione pregiudiziale". Calderoli invita ad accertare che non ci sia "una regia unica dietro a questi attentati e alle minacce e Salvini". Il fatto che tutte le scritte apparse negli ultimi giorni presentino la stessa sigla lascia pensare che dietro a questa escalation di violenza ci sia un disegno ben preciso. L'auspicio del sottosegretario alla Giustizia è che "il confronto politico, anche aspro, sia riportato nell'ambito del rispetto reciproco per evitare che si ripropongano nel paese situazioni che vorremmo relegate ai testi di storia". La sinistra, invece, continua ad accusare Salvini e più in generale la Lega di fomentare il clima d'odio.

La verità è un altrà: legittimando le minacce verbali e invitando continuamente alla disobbedienza civile, i progressisti stanno armando le frange più violente. Ben sapendo che dalle scritte sui muri agli attacchi fisici il passo è davvero breve.

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