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Primarie della destra, Fillon sorprende tutti E Sarkozy va a casa

Largo vantaggio per l'ex premier. Una sconfitta choc pone fine alla carriera politica di "Sarkò"

Primarie della destra, Fillon sorprende tutti E Sarkozy va a casa

Esito inatteso con doppia sorpresa alle primarie del centrodestra da cui, almeno nel primo turno, è uscito vincitore l'ex premier e outsider François Fillon, mentre Nicolas Sarkozy è arrivato al terzo posto, battuto anche da Alain Juppé: il sogno dell'ex presidente di ritornare all'Eliseo è così svanito. L'audience dei dibattiti televisivi tra i sette candidati alle primarie del centrodestra era andata via via crescendo. Ma nessuno si aspettava che la partecipazione superasse i tre milioni, sfiorando a urne chiuse i 4,3. Seggi affollati e qualche incidente isolato hanno invece testimoniato quanta voglia avesse la Francia di esprimersi. Anche se soltanto per una consultazione interna promossa dall'ex Ump (Unione per un movimento popolare), cioè il partito di centro-destra ribattezzato Les Républicans. Per la prima volta, la destra francese ha scelto di interpellare non solo la base, ma la Francia tutta in vista del voto presidenziale di maggio.

Per votare bastava pagare due euro e sottoscrivere un documento in cui si riconoscevano i valori della destra. La scelta era tra sette volti noti della destra, e alla fine ha dato un esito inatteso. Non c'è stata la vittoria annunciata dell'ex ministro degli Esteri e attuale sindaco di Bordeaux Alain Juppé (che con due terzi delle schede scrutinate ha ottenuto una percentuale attorno al 28%), né quella dell'ex presidente della Repubblica dal 2007 al 2012 Nicolas Sarkozy (fermatosi intorno al 21%), ma quella dell'ex premier François Fillon (che ha sbancato ottenendo oltre il 44%).

Un vittoria per l'outsider dei due rivali annunciati del primo turno. Fillon doveva essere il terzo incomodo, gli altri semplici candidati di disturbo. Lui, cresciuto sotto la presidenza Sarkozy come primo ministro, ruolo che aveva svolto tenendo sempre testa al presidente, era risalito nei sondaggi grazie a un libro fortemente critico nei confronti dell'islam che ha ottenuto subito un buon successo. Ma soprattutto grazie ai dibattiti tv che nell'ultimo mese gli avevano dato dieci punti in più rispetto ai sondaggi iniziali.

Era comunque dietro Juppé e Sarkozy durante le previsioni, ma ha ottenuto anche l'appoggio dell'ex capo di Stato Valéry Giscard d'Estaing ed è balzato in testa. Il primo turno di primarie si è concluso con i suoi sostenitori che scandivano lo slogan «Fillon, président! Fillon président!».

Lo sconfitto eccellente della serata ha reagito con dignità. Ha fatto i complimenti ai suoi avversari, «due uomini che fanno onore alla destra », e prima di augurare «buona fortuna alla Francia» ha annunciato che nel ballottaggio interno di domenica prossima darà il suo sostegno a François Fillon. Alain Juppé, superato il frastornamento di un secondo posto raggiunto a fatica, ha assicurato che «continuerà a combattere», anche se le sue chances di successo appaiono modeste.

Il voto di ieri ha dato un esito che resterà nella storia del partito e forse della Francia, e ha confermato quanto poco ci sia da fidarsi dei sondaggi.

Domenica prossima, il ballottaggio tra i due primi classificati sui sette candidati farà il resto.

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