Scandalo chat segrete. Donald silura Waltz, c'è Rubio ad interim. E ora rischia Hegseth

Il consigliere per la sicurezza va all'Onu. Il segretario alla Difesa resta in bilico

Scandalo chat segrete. Donald silura Waltz, c'è Rubio ad interim. E ora rischia Hegseth
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Primo importante rimpasto di governo nel secondo mandato di Donald Trump. Il presidente Usa silura il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz per lo scandalo del chatgate e lo trasferisce alle Nazioni Unite. La Casa Bianca non conferma la notizia diffusa dai media secondo cui Waltz e il suo vice Alex Wong erano entrambi pronti ad andarsene dopo settimane di pressione, da quando il direttore del The Atlantic aveva rivelato a marzo che il consigliere lo aveva aggiunto per errore a un gruppo su Signal in cui erano stati condivisi i dettagli degli attacchi militari Usa contro i ribelli Houthi in Yemen. Poco dopo, tuttavia, è il presidente ad annunciare su Truth l'intenzione di nominarlo «prossimo ambasciatore americano all'Onu»: «Fin dalla sua esperienza in uniforme sul campo di battaglia, al Congresso e come mio consigliere per la sicurezza nazionale, Mike si è impegnato a fondo per mettere al primo posto gli interessi del nostro Paese. So che farà lo stesso nel suo nuovo ruolo», spiega il tycoon. «Sono profondamente onorato di continuare il mio servizio al presidente e alla nostra grande Nazione», commenta da parte sua Waltz su X.

Trump, intanto, fa sapere che «il segretario di Stato Marco Rubio ricoprirà la carica di consigliere per la sicurezza nazionale» ad interim, e «insieme, continueremo a lottare instancabilmente per rendere l'America e il mondo di nuovo sicuri». Rubio è il primo dopo Henry Kissinger ad avere contemporaneamente i due ruoli, una rivincita per l'ex senatore della Florida ridicolizzato con l'appellativo «Little Marco» da The Donald durante le primarie repubblicane del 2016, che ora diventa il diplomatico più potente degli Stati Uniti da mezzo secolo.

Kissinger fece lo stesso nel settembre del 1973, dopo essere stato scelto per assumere la guida del dipartimento in seguito a quattro anni tumultuosi e di alto profilo come consigliere per la sicurezza nazionale di Richard Nixon, durante i quali contribuì ad aprire una storica porta d'accesso alla Cina comunista e gli fu conferito il Nobel per la pace per aver posto fine al coinvolgimento degli Usa nella guerra in Vietnam.

Secondo il sito Politico, «i nomi di un sostituto di Waltz sono stati discussi alla Casa Bianca per settimane, ma il progetto di rimuoverlo a stretto giro ha preso piede negli ultimi giorni». Le fonti rivelano che attualmente uno dei favoriti per la carica è l'inviato speciale Steve Witkoff, che sta guidando i negoziati con Russia, Iran e Hamas a Gaza.

Non naviga in acque tranquille neppure il segretario alla Difesa Pete Hegseth: l'ispettore generale del Pentagono Stephen Stebbins ha esteso l'indagine sulla sua condivisione di piani militari in Yemen a una seconda chat di Signal, in cui ha coinvolto anche sua moglie e suo fratello.

Trump per ora continua a difenderlo, dicendo che sta «facendo un lavoro fantastico» e quando ha un problema chiama il segretario di Stato, che «lo risolve». Sia Hegseth che Rubio erano nella chat Signal creata da Waltz in cui è stato incluso il giornalista Jeffrey Goldberg e che ha portato al suo siluramento.

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