Milano Una è incinta e ha una bambina piccola, l'altra ha 13 anni. Con queste motivazioni sono state scarcerate due rom su tre del trio accusato di aver rubato «un orologio marca Rolex, una macchina fotografica marca Canon, una catenina in oro e una borsa 24 ore in pelle marca Armani» nella casa del primo cittadino Giuseppe Sala. Sulle «pantere dei furti», come sono state ribattezzate dagli investigatori guidati dalla dirigente Maria Josè Falcicchia, pende anche l'accusa di ricettazione perché custodivano borse e altri oggetti di lusso rubati altrove.
Entrambe sono assistite dall'avvocato David Maria Russo. Il gip Marco Del Vecchio ha convalidato i fermi delle due maggiorenni, che hanno confessato, ma ha disposto il carcere solo per Claudia R., 19 anni, che resta a San Vittore.
Quanto alla mamma di una bambina di 7 mesi, il giudice spiega che per la custodia in carcere di una madre con un figlio minore di 6 anni devono essere presenti «esigenze cautelari di eccezionale gravità e rilevanza» che, in questo caso, non ci sono. Il pericolo di reiterazione può essere scongiurato con «l'obbligo di dimora nel Comune di Bollate», nel Milanese, e con «l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno».
Le donna incinta è quella che è stata riconosciuta grazie a un'impronta digitale rilevata sulla porta di un armadio a casa del sindaco. Le indagini si sono sviluppate velocemente anche per l'attenzione che la questura sta ponendo su questo genere di reati da diversi mesi e che secondo i dati forniti dalla dirigente hanno portato nei primi mesi dell'anno a un crollo dei casi: nel quadrimestre gennaio-aprile sono passati dal 2017 al 2018 da 2.453 a 2.141.
La vicenda non ha mancato di suscitare reazioni. In particolare la dura replica del deputato leghista Paolo Grimoldi che sottolinea la velocissima liberazione delle due: «Una delle due viene scarcerata in quanto asserisce di avere 13 anni e non ci sono documenti che possano verificarne l'età, evidentemente non ha genitori, zii, fratelli o nonni che sappiano quando è nata oppure nessuno di loro se lo ricorda.
Evidentemente in Italia per i rom, che sono cittadini italiani con annessi diritti e doveri, non valgono le leggi italiane che riguardano tutti gli altri cittadini - ha attaccato - A questo punto se la bambina ha davvero 13 anni allora sia tolta alla famiglia, se invece come probabile ha più di 14 anni ed è pertanto imputabile allora sia sbattuta in galera perché è li che devono stare i ladri e ci dovrebbe stare anche quelli che li proteggono e li spingono a rubare in giovane età».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.