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Tante promesse, poca sostanza: è caos, ma Conte si fa lo spot

Videomessaggio del premier in vista del ritorno sui banchi di scuola: "Ci saranno difficoltà e disagi". Infatti sulla ripartenza regna ancora il caos totale

Tante promesse, poca sostanza: è caos, ma Conte si fa lo spot

Ci siamo: nella giornata di domani, lunedì 14 settembre, si tornerà sui banchi di scuola in gran parte d'Italia. Un appuntamento importantissimo e fondamentale per i ragazzi del nostro Paese, che torneranno nei propri istituti scolastici dopo mesi di didattica a distanza imposta dall'emergenza coronavirus. I dubbi in vista della ripartenza restano ancora molti, ma il premier Giuseppe Conte non ha perso l'occasione per comparire nuovamente sui social per mandare un messaggio agli studenti, agli insegnanti, ai dirigenti, al personale scolastico e ai genitori: "Sarà un momento di intensa emozione, così almeno è stato per me ogni primo giorno di scuola".

Il presidente del Consiglio sul proprio profilo Facebook ha pubblicato un video mediante cui parla di una ripresa a velocità differenziate, non solo per le lacune o le differenziazioni di calendario a livello locale che tradizionalmente l'accompagnano. L'avvocato si è detto consapevole degli ostacoli che si presenteranno in questo progressivo ritorno alla normalità: "Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all'inizio". E perciò ha invitato tutti a rispettare le norme contro la diffusione del Covid-19 per tutelare la salute propria e degli altri: "Questo rientro in classe è davvero importante, voi dovrete fare la vostra parte". Infine, dopo aver ringraziato gli alunni e il personale scolastico per lo straordinario lavoro svolto in questi mesi, ha voluto assicurare che il governo sarà sempre al loro fianco: "Continueremo a esserlo anche nei prossimi giorni e nei prossimi mesi".

Sventato lo spot in Rai

In seguito alle proteste del centrodestra è stato annullato l'intervento di Conte a Domenica In su Rai 1: la coalizione aveva annunciato la volontà di presentare immediatamente una interrogazione parlamentare in commissione vigilanza Rai e un esposto all'Agcom qualora il premier avesse parlato senza contraddittorio in campagna elettorale. Forza Italia pretende un'operazione di verità sulla scuola: Licia Ronzulli sostiene il fallimento del governo giallorosso nel suo intento di riportare tutti i ragazzi tra i banchi il 14 settembre poiché non è riuscito a garantire quella sicurezza sanitaria indispensabile a ripartire ovunque. "La scuola domani prenderà il via sono in quelle realtà virtuose ed esclusivamente grazie al lavoro di amministratori locali e presidi su cui il governo ha scaricato tutta la responsabilità dell'avvio del nuovo anno scolastico", ha tuonato il vicecapogruppo dei forzisti al Senato.

Intanto Giorgia Meloni tira un sospiro di sollievo. "Abbiamo sventato il messaggio alla nazione di Conte a Domenica In, ad una settimana dal voto. Prima di lui solo Kim Jong Un in Corea del Nord", ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia dal palco di Taranto. Prima di lei aveva parlato

html">Matteo Salvini, il quale si era detto piuttosto incuriosito dal videomessaggio del presidente del Consiglio: "Sono curioso di sentire Conte dire 'Buona scuola ragazzi', ma così che buona scuola è?".

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