
A pochi giorni dall'inizio del conclave in Vaticano per designare il prossimo Papa, Donald Trump torna a stupire e compare sui social vestito da Pontefice. Il presidente americano ha pubblicato sul suo account Truth un'immagine generata dall'intelligenza artificiale - poi rilanciata dalla Casa Bianca - in cui viene raffigurato in abito talare, con tanto di mitra e crocefisso al collo. Già in settimana ha scherzato sull'argomento, dicendo «mi piacerebbe essere Papa»: «Sarebbe la mia prima scelta», ha risposto ironicamente a chi gli chiedeva se aveva preferenze per il successore di Francesco.
La nuova sparata del tycoon ha scatenato numerose polemiche, con la Conferenza episcopale di New York che ha sottolineato: «Non c'è niente di intelligente o divertente in questa immagine, signor presidente. Abbiamo appena seppellito il nostro amato Francesco e i cardinali stanno per entrare in un solenne conclave per eleggere un nuovo successore di San Pietro. Non ci faccia il verso». In Vaticano il portavoce Matteo Bruni non ha commentato la foto né ha risposto, a chi glielo chiedeva, se all'interno della congregazione generale di ieri ci fosse stato qualche commento da parte dei porporati. In un'intervista a Le Monde, invece, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, ha detto che Bergoglio «dal punto di vista culturale, morale, religioso, era l'anti-Trump. Il suo cattolicesimo era quello dei poveri. La visione del vicepresidente americano JD Vance e dei neopentecostalisti che sostengono il presidente Usa è quella di una religione capitalista, fondata sull'egocentrismo e sul nazionalismo». Per il fondatore di Sant'Egidio, Papa Francesco era lungi dall'essere «un progressista» nel significato di questa parola nel mondo secolare: «Alla fine della vita era sereno, ma amareggiato davanti all'ampiezza delle riforme incompiute», ha proseguito Riccardi, aggiungendo di aver udito il Pontefice, in un dialogo a quattr'occhi con lui, affermare che «il capitalismo deve crollare come ha fatto prima di lui il muro di Berlino». Quanto al conclave, Riccardi sostiene che «quelli che vogliono completamente liquidare la sua eredità e cercano lo scontro formano un gruppo minoritario, ma i discepoli di Bergoglio sono partiti in ordine sparso».
Negli Usa, il 20% dei cittadini si identifica come cattolico e gli exit poll di novembre indicavano che circa il 60% di loro ha votato per Trump. Una parte di questo elettorato esprime la speranza di un Papa più conservatore, e d'altronde la comunità americana sta attraversando cambiamenti culturali e teologici che riecheggiano la svolta a destra con l'era Maga. Impersonati da Vance, convertitosi al cattolicesimo alcuni anni fa (che ha incontrato Bergoglio meno di ventiquattr'ore prima della sua morte), i seguaci di questo stile conservatore stanno rilanciando vecchie pratiche, tra cui la tradizionale messa in latino e il velo per le donne.
Tra i rappresentanti c'è pure Brian Burch, co-fondatore dell'organizzazione CatholicVote, che nell'ultima tornata elettorale ha speso quasi 10 milioni contro Kamala Harris negli Stati in bilico, e ora svolge il ruolo di ambasciatore statunitense presso la Santa Sede.
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