Coronavirus

Zangrillo è ottimista su Berlusconi: "Sta reagendo bene alle cure"

Berlusconi ricoverato al San Raffaele. Zangrillo: "Siamo in una fase delicata". Ma rassicura: "Il paziente è tranquillo e il decorso è regolare"

Zangrillo è ottimista su Berlusconi: "Sta reagendo bene alle cure"

Al terzo giorno di ricovero all'ospedale San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, che sta curando Silvio Berlusconi da quando è risultato positivo al Covid-19, ha manifestato un "cauto ottimismo". La situazione è sì "delicata", ma il Cavaliere è "tranquillo" e soprattutto "sta reagendo in modo ottimale alle cure".

Il decorso regolare

In isolamento come da protocollo, Berlusconi è senza febbre, continua la terapia prevista in questi casi ed è continuamente monitorato. "Le sue condizioni cliniche permangono stabili e confermano un decorso regolare e atteso, che induce quindi a un cauto ma ragionevole ottimismo", aveva già scritto Zangrillo nel bollettino diffuso ieri dalla struttura ospedaliera. Il leader azzurro è "blindato" nella stanza dove i medici gli hanno imposto di osservare il "riposo assoluto". "Il paziente è tranquillo", ha confermato anche oggi Zangrillo assicurando che l'ex presidente del Consiglio "sta reagendo in modo ottimale alle cure". Il professore, che al San Raffaele dirige l'Unità operativa di Terapia intensiva generale e cardiovascolare, ci ha tenuto a ribadire che il "decorso (della malattia, ndr) è regolare" e, pur essendo una fase "delicata", ha comunque manifestato "un cauto ottimismo". "Che - ha sottolineato - non vuol dire cantare vittoria dato che appartiene alla categoria definita più fragile".

La cura in ospedale

In una intervista al Corriere della Sera, Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia del San Raffaele, ha ribadito che Berlusconi non è sottoposto a ossigenoterapia ("Non lo è mai stato") e che sta seguendo una terapia con il Remdesivir, l'unico farmaco anti-virale finora autorizzato dagli enti regolatori per la cura di infezioni da virus Sars-Cov-2. "È una terapia che può essere somministrata solo in ospedale ed è per questo - ha spiegato - che si è ritenuto necessario il ricovero al San Raffaele di Berlusconi: è indispensabile, infatti, monitorare, passo dopo passo, gli effetti di questa trattamento". La scelta di questo trattamento, come ha illustrato il virologo, spiegherebbe che "l'infezione è limitata a una replicazione virale".

"In altre parole - ha, infine concluso - Berlusconi sta solo combattendo contro il virus e dal punto di vista respiratorio le cose stanno andando bene".

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