nostro inviato a Vienna
Mica è un caso che, dopo McCartney e Elton John, quest'anno sia proprio Billy Joel l'ospite del Telecomcerto a Roma il 31 luglio in compagnia di Bryan Adams (con cui, dice, «faremo le prove al telefono perché non riusciamo a vederci prima», dice). Con l'Italia, questo americano di cento chili tondi tondi ha un rapporto sotterraneo e passionale, nutrito anche da oggetti e memorabilia comprati nel Belpaese che tutte le volte fanno sorridere gli amici (quasi tutti italiani) che entrano nel suo villone a Long Island, New York. Innanzitutto il giardino, che è quasi occupato da una ricostruzione a grandezza naturale della fontana e della scalinata di Villa D'Este a Como. Davanti a questo monumento kitsch nel 2004 lui si è sposato per la terza volta con Katie Lee, di quasi trent'anni più giovane. E qualche volta ci passa davanti con una delle sue trenta moto, molte delle quali italiane (ad esempio, due Vespa e qualche Guzzi). Poi a Villa Joel naturalmente c'è la macchina del caffè espresso. Che è grande come una statua e tenuta come una reliquia, con le finiture cromate perfettamente lucide (ma la marca è inspiegabilmente tedesca). Poco più in là, nella cucina tipicamente americana, un dipinto del '600 che raffigura l'Ultima Cena.
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