Politica

Il premier da Napolitano: colloquio di 45 minuti Governo, il Cdm respinge le dimissioni di Fitto

Il premier e Letta al Quirinale per un colloquio di 45 minuti con il capo dello Stato. Poi a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri che respinge le dimissioni di Fitto. Ieri Napolitano aveva rinviato alle Camere il disegno di legge sul lavoro

Il premier da Napolitano: colloquio di 45 minuti 
Governo, il Cdm respinge le dimissioni di Fitto

Roma - Un'ora scarsa di colloquio col capo dello Stato, quindi il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. All'indomani della bocciatura del ddl lavoro da parte del Quirinale, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta hanno incontrato Napolitano per un breve colloquio di circa 45 minuti. Subito dopo il premier è andato a Palazzo Chigi per la riunione del Consiglio dei ministri che ha respinto le dimissioni di Raffaele Fitto. Il ministro per gli Affari regionali aveva comunicato la sua intenzione di dimettersi martedì scorso, all’indomani della sconfitta in Puglia del candidato del Pdl, Rocco Palese, candidatura fortemente voluta dallo stesso Fitto.

Dimissioni respinte Il ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi ha fatto sapere che il premier ha intenzione di respingere le dimissioni di Fitto. Il Cdm ha accolto il proposito. Secondo Ronchi Berlusconi ha detto che "è vero che c’è stata la sconfitta in Puglia, ma la responsabilità è di una intera classe dirigente". All’annuncio della decisione di respingere le dimissioni, racconta Ronchi, il Consiglio ha applaudito. Secondo il ministro delle Politiche Ue nella riunione di questa mattina nessun accenno sarebbe invece stato fatto al colloquio di questa mattina di Berlusconi con il capo dello Stato ed al riesame del ddl sul lavoro rinviato ieri dal Quirinale alle Camere.

Fotto ringrazia Berlusconi Fitto ha ringraziato il premier e i colleghi di governo. "Ringrazio il presidente Silvio Berlusconi per la conferma della fiducia nei miei confronti e per la considerazione che ha manifestato per il mio operato nel governo", ha dichiarato in una nota.

"Su questo fronte il mio impegno istituzionale, parlamentare e politico resta immutato anche nella prospettiva dell’impegnativo lavoro da svolgere nel programma di riforme già ampiamente avviato dal governo - ha assicurato il ministro ringraziando "anche tutti i colleghi del consiglio dei Ministri per la sostanza e la forma con le quali mi hanno attestato la loro stima".

Commenti