
L’Inps torna a richiamare l’attenzione dei pensionati su un adempimento spesso sottovalutato ma essenziale per evitare conguagli fiscali indesiderati. Con il messaggio n. 2916 del 2025, pubblicato sul portale istituzionale, l’Istituto ha ricordato che la richiesta di applicazione della maggiore aliquota o la rinuncia – totale o parziale – alle detrazioni d’imposta deve essere presentata ogni anno.
Per l’anno fiscale 2026, le dichiarazioni potranno essere inviate a partire dal 15 ottobre 2025 attraverso il servizio online dedicato “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”.
Un obbligo di trasparenza fiscale
Il richiamo dell’Inps si fonda sull’articolo 13 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi) e sulla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/E del 5 marzo 2008, secondo la quale le detrazioni spettanti devono essere applicate dal sostituto d’imposta – in questo caso l’Inps – in base al reddito erogato. Tuttavia, è il contribuente stesso a dover segnalare se desidera una diversa applicazione delle detrazioni, ad esempio perché dispone di altri redditi o rientra in condizioni che comportano detrazioni minime. L’istituto chiarisce che, in assenza di comunicazione, procederà automaticamente al riconoscimento delle detrazioni standard, determinando la tassazione solo sul reddito da pensione. Chi invece preferisce una tassazione più elevata (per evitare conguagli futuri o agevolare la gestione dei redditi complessivi) dovrà indicarlo esplicitamente ogni anno.
Detrazioni e figli a carico
Un ulteriore aspetto riguarda la comunicazione dei dati relativi ai figli fiscalmente a carico, anche per coloro che già percepiscono l’assegno unico universale. L’obbligo deriva dalla risoluzione n. 55/E del 3 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate e ha l’obiettivo di consentire una certificazione fiscale più precisa nella CU 2026, facilitando anche la compilazione automatica della dichiarazione dei redditi precompilata. Come chiarito dalla circolare n. 6/E del 29 maggio 2025, ai sensi del comma 4-ter dell’articolo 12 del TUIR, i figli “rilevano” anche qualora il contribuente non benefici della detrazione, in quanto destinatario dell’assegno unico o nel caso in cui il figlio abbia superato i requisiti anagrafici ordinari. Una precisazione che conferma l’integrazione progressiva tra sistema fiscale e welfare familiare.
Dichiarazione online e scadenze
Dal 15 ottobre 2025 i pensionati potranno trasmettere la dichiarazione per l’anno d’imposta 2026 direttamente online, tramite il servizio dedicato sul portale Inps. In mancanza di una nuova comunicazione, resteranno valide le aliquote e le detrazioni applicate in automatico dall’Istituto in qualità di sostituto d’imposta. L’Inps raccomanda particolare attenzione a chi ha più fonti di reddito o variazioni significative rispetto all’anno precedente, per evitare di dover restituire somme in sede di conguaglio o, al contrario, di subire trattenute eccessive.
Un tassello di un quadro più ampio
L’avvertimento ai pensionati si inserisce in una serie di aggiornamenti con cui l’Inps, nelle ultime settimane, ha fatto il punto sulle principali novità in materia previdenziale e fiscale. Tra questi, la pubblicazione degli avvisi bonari per la contribuzione agricola 2024, la possibilità di totalizzare i contributi lavorativi con la Moldova e la conferma dell’impignorabilità delle indennità di malattia e maternità.
Un mosaico di interventi che mira a garantire maggiore chiarezza e uniformità nel sistema previdenziale, in vista dell’entrata in vigore – dal 1° gennaio 2026 – delle nuove norme in materia di pignoramenti e ritenute fiscali introdotte dal decreto legislativo n. 33/2025.