Qualcosa di nobile Turbanti per il Benin

Il progetto dà lavoro alle donne

L'obiettivo è di quelli nobili: aiutare le donne a uscire dalle condizioni più miserevoli. Nasce così la collaborazione tra l'Ambasciata del Benin e l'eco designer Laura Strambi che mette in campo una collezione di copricapo in cotone bio responsabile al 100%. Un progetto speciale che coinvolge le coraggiose donne del Benin. «È un progetto che è ormai una realtà spiega Madame Evelyne Togbe Olory Ambasciatrice della Repubblica del Benin in Italia - non bisogna mai dimenticare che il Benin è il Paese che ha dato più schiavi alla storia dell'umanità». La partenza è il turbante B-B dove le due B significano BioBenin. Un capo di moda tornato in voga tra le giovanissime e che ora può anche avere una valenza particolare, di solidarietà sociale e sostenibilità.

Una storia che inizia dalle donne e finisce alle donne. Con un unico punto di congiunzione: il turbante. Lo scopo è sostenere con azioni concrete le donne della filiera tessile beninese restituendo loro, oggi, il proprio posto nella costruzione della filiera tessile internazionale attraverso la realizzazione di una collezione di turbanti. L'impegno è quello di riportare in luce la storia delle coraggiose donne del Benin e, in generale, della schiavitù per aprire lo sguardo sul dimenticato Paese dell'Africa Occidentale che, fin oltre la seconda metà dell'Ottocento, ha subìto l'esperienza della deportazione di uomini e di donne verso l'America, il Brasile e i Caraibi più di ogni altra nazione al mondo. Un fenomeno doloroso amplificato, paradossalmente, dalla capacità tecnica di questo popolo di lavorare il cotone. «Ci voleva un simbolo per ricordare questa storia e abbiamo deciso che il turbante sarebbe stato perfetto perché alle schiave veniva chiesto spesso di coprirsi il capo per non provocare sessualmente i proprietari del luogo continua l'Ambasciatrice - E quindi questo pezzo di tessuto era stato dato al loro arrivo per coprire i capelli e loro invece di farlo diventare un simbolo di qualcosa di brutto e di triste, hanno deciso di farne qualcosa di femminile, lo hanno legato in un modo diverso e hanno creato un cappello e hanno sviluppato una comunicazione tra di loro perché non avevano il diritto di parlarsi». I Turbanti della collezione sono pezzi di alto artigianato, dal design pulito che valorizza tessuti e stampe. Questo e molto altro è il brand Laura Strambi, orgoglio Made in Italy che incontra l'attualissimo tema dell'eco-friendly. «Sostenere questo progetto dice Laura Strambi- significa avere uno sguardo attento e doveroso all'ecosostenibilità, alle persone e ai luoghi di produzione. In noi deve essere forte la consapevolezza dell'importanza assoluta nel rispetto dell'uomo, BB Le Turban Bio non è solo glamour ma impegno sociale nella creazione di valore sostenibile».

Tutti i tessuti sono infatti tracciabili e certificati, provenienti dall'eccellenza italiana del tessile tra Milano e Biella, colorati con tinture senza metalli pesanti e in cotone organico prodotto in esclusiva per Laura Strambi. I laboratori per il confezionamento e le tinture sono a Km 0, tutti ubicati nell'hinterland milanese con lo scopo di minimizzare l'impatto del trasporto sull'ambiente.

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